
Venerdì 29 novembre 2019 a Vicenza va in scena il testo di Nassim Soleimanpour, dal 2010 ad oggi rappresentato in tutto il mondo e 25 lingue, interpretato ogni volta da un attore o un’attrice diversi, senza prove e senza conoscere il testo che viene estratto da una busta sigillata una volta in scena.
L’ATTORE
Ha accettato la sfida per il pubblico vicentino Giovanni Franzoni, già applaudito per la sua interpretazione in “Caro George”. Agli spettatori e alla stampa si chiede discrezione e rinuncia al racconto contenutistico.
ESPERIMENTO CONTRO LA CENSURA
È un evento straordinario quello che si prepara ad ospitare il Teatro Astra: dal drammaturgo iraniano Nassim Soleimanpour arriva infatti uno spettacolo che ha fatto il giro del mondo; nel 2016 è andato in scena al Westside Theatre di New York per 42 settimane; rappresentato in 25 lingue, è stato portato in scena da una lista di attori come Whoopi Goldberg, Ken Loach, F. Murray Abraham, Wayne Brady, Bobby Cannavale, Darren Criss, Brian Dennehy, Joyce DiDonato, Nathan Lane, Cynthia Nixon, Patrick Wilson, Sinead Cusack e, in Italia, Daria Deflorian, Emma Dante, Lella Costa, Enrico Ianniello, Giuliana Musso, Marco Baliani, Davide Enia, Lucilla Giagnoni, Fabrizio Gifuni. Si tratta di “WHITE RABBIT RED RABBIT”, che andrà in scena sul palcoscenico vicentino venerdì 29 novembre (ore 21), all’interno di “Terrestri 2019/20”, il progetto curato da La Piccionaia Centro di Produzione Teatrale per il Comune di Vicenza con il sostegno di Ministero dei Beni e le Attività culturali e Regione Veneto.
I PREMI A LIVELLO MONDIALE
Premiato come Best New Performance al Dublin Fringe Festival, al Summerworks Outstanding New Performance Text Award e al The Arches Brick Award, “WHITE RABBIT RED RABBIT” è una riflessione, in forma di gioco e di metafora, contro ogni censura e ogni distanza geografica. È stato scritto nel 2010 in un periodo in cui Nassim, all’epoca 29enne, non aveva possibilità di comunicare con l’esterno del suo Paese. A parlare per lui, fu così il suo testo, che debuttò l’anno dopo al Clubbed Thumb’s Summerwork Festival di Edimburgo. Quando, all’inizio del 2013, a Nassim fu permesso di viaggiare per la prima volta (e di assistere così per la prima volta al suo spettacolo, al World Theatre Festival di Brisbane, in Australia) “WHITE RABBIT RED RABBIT” era stato rappresentato già più di 1000 volte.
COME FUNZIONA LO SPETTACOLO
Per questo, “WHITE RABBIT RED RABBIT” è prima di tutto il sogno realizzato di un dialogo impossibile. È anche un incontro ravvicinato che lascia tracce profonde, perché mette sullo stesso piano emotivo autore, attore e spettatore. È infatti anche un esperimento teatrale: l’attrice o l’attore che lo interpreta (per un’unica volta, senza regia e senza prove) apre la busta sigillata che contiene il testo solo una volta salito sul palco, e ne condivide il contenuto con il pubblico. Una sedia, un tavolo, due bicchieri – questi gli orpelli concessi: il qui e ora, nella sua massima espressione.
Ci sono delle regole da rispettare per chi accetta la sfida: chi decide di portarlo sulla scena non può averlo visto prima.
Deve arrivare sul palco portando in dote coraggio e leggerezza, intraprendenza, ironia ed intelligenza. Come unico aiuto, le indicazioni del regista. Ha accettato questa sfida per il Teatro Astra Giovanni Franzoni, già applaudito dal pubblico di “Terrestri” nel 2017 in “Caro George” – diretto da Antonio Latella – per un’interpretazione definita unanimemente dalla critica come magistrale e ispirata.
CHI E’ L’AUTORE IRANIANO
Nassim Soleimanpour, che ora vive a Berlino, è anche autore di Blind Hamlet, che ha debuttato al Fringe Festival di Edimburgo nel 2014, e di Nassim, che richiede all’attore e al pubblico di conoscere la lingua Farsi e che ha debuttato sempre a Edimburgo nel 2017. È vincitore del Summerworks Outstanding New Performance Text Award e del The Arches Brick Award al Edimburgo nel 2011 e il Premio Best New Performance a Dublino nel 2012.