
Van Gogh. Tra il grano e il cielo, la mostra curata da Marco Goldin che dal 7 ottobre scorso occupa gli spazi della Basilica Palladiana a Vicenza, sta per essere proclamata la terza mostra più visitata d’Italia, già dopo dieci giorni d’apertura. L’esposizione rappresenta infatti una delle più ricche e complete esposizioni sull’artista olandese: 43 dipinti e 86 disegni. Grazie alla volontà del Comune di Vicenza e alla organizzazione di Linea d’Ombra, è stata costruita grazie all’apporto decisivo di quello scrigno vangoghiano che è il Kröller-Müller Museum in Olanda, assieme ai prestiti da una decina di altri musei. Main Sponsor Segafredo Zanetti, mentre partner sono Italian Exhibition Group, Fondazione Roi e AIM. L’esposizione ricostruisce con precisione l’intera vicenda biografica di Van Gogh. E in questo laboratorio ci si addentrerà con rispetto e con circospezione, facendosi aiutare dalle fondamentali lettere che Vincent inviava, come un vero e proprio diario del cuore straziato, in modo particolare al fratello Théo, ma non solo. Le lettere costituiranno quindi, giorno dopo giorno, come fogli di un diario, il filo conduttore della mostra, perché attraverso le parole si possa penetrare fino in fondo nel mistero struggente della bellezza di un’opera che non cessa di affascinare. Tale corrispondenza sarà raccolta da Marco Goldin in un volume con una scelta di un centinaio di lettere, tra le quali spiccano tutte quelle dedicata ai dipinti in mostra a Vicenza. Un allestimento innovativo unirà poi la bellezza di così tante opere, alla ricostruzione della vita di Van Gogh. Questa è resa in un vero e proprio film della durata di un’ora, creato per la circostanza, che verrà proiettato a ciclo continuo in una sala al termine del percorso della mostra stessa, nella Basilica Palladiana. Un modo emozionante di coniugare, in una sola rassegna, i capolavori della pittura e del disegno con la proiezione della vita. Infine, in un grande plastico di circa 20 metri quadrati, si potrà ammirare la ricostruzione della casa di cura per malattie mentali di Saint-Paul-de-Mausole a Saint-Rémy, dove Van Gogh scelse di ricoverarsi dal maggio1889 al maggio 1890. L’esposizione rimarrà visitabile fino all’8 aprile 2018. www.lineadombra.it