
A un anno dall’inizio della pandemia, molti aspetti della nostra vita sono cambiati in maniera repentina. Certe cose, però, sono rimaste le stesse, come la nostra voglia di viaggiare. Anche il turismo, infatti, si è adattato alla “nuova normalità”, riscoprendo il piacere delle vacanze all’aria aperta, che si rivelano la risposta del settore turistico all’emergenza Coronavirus. Nel 2021 si viaggerà all’insegna della sicurezza, della natura e della sostenibilità. Una tripletta che ha i suoi vantaggi: le vacanze en plein air fanno bene al nostro sistema immunitario, assicurano il distanziamento sociale e tutelano l’ambiente. Vediamo quindi nel dettaglio quali saranno i trend del turismo nel 2021.
1. Parola d’ordine: outdoor!
Viaggiare fuori dagli affollati circuiti turistici tradizionali è possibile, quando ci si immerge nella natura. Le vacanze all’aria aperta sono una tendenza che ha iniziato a prendere piede già nel 2020, e che ha portato alla ribalta attività come il camping e il glamping (ovvero il campeggio “di lusso”, per chi non vuole rinunciare a un po’ di comodità e glamour anche quando il dress code si limita a scarponcini e canottiera). Nel 2021 si fuggirà dalla città e si soggiornerà in camper, in tenda, in bungalow o in altre strutture meno convenzionali come teepee o cupole geodetiche: l’importante è scegliere una destinazione poco frequentata e una sistemazione che può essere sanificata quotidianamente.
2. L’esigenza della flessibilità
Ormai è chiaro che la situazione sanitaria è soggetta a continui cambiamenti, e di conseguenza cambia anche l’andamento delle prenotazioni: dall’analisi dei soggiorni turistici dell’anno passato emerge che, in sostanza, si va in vacanza quando le regole lo consentono. Il concetto di “ferie d’agosto” si è notevolmente dilatato, rendendo le vacanze di primavera gettonate quasi quanto quelle estive. Inoltre, ciò ha portato molte strutture a rendere più flessibili le proprie modalità di prenotazione.
3. Staycation
Ultimamente muoversi dalla propria regione non è esattamente un gioco da ragazzi. Le restrizioni negli spostamenti hanno infatti portato i viaggiatori a rivalutare le risorse del proprio territorio: si parla sempre di più di staycation, ovvero di vacanze “a casa propria”. Non è sempre necessario andare lontano per staccare la spina e godersi una meritata pausa dal tran-tran quotidiano: il 2021 sarà interessato da un notevole aumento dei soggiorni nella propria regione, e dalla crescente popolarità di strutture che offrono attività che permettono di vivere il territorio a 360°, come turismo enogastronomico, trekking, percorsi naturalistici e fattorie didattiche.
4. “Prossimità” è sinonimo di “sostenibilità”
Cosa succede quando non è più così facile prendere il primo volo per le Canarie o saltare in macchina per un road trip delle principali capitali europee? L’ambiente ringrazia. L’emergenza Coronavirus, infatti, si è rivelata una vera opportunità per la crescita del turismo ecosostenibile, settore che per decenni ha sofferto schiacciato dall’egemonia dei voli low cost e dello sfruttamento intensivo delle località turistiche. L’inevitabile riduzione dei viaggi in auto o in aereo ha infatti causato un notevole abbassamento delle emissioni di carbonio, e il trend delle vacanze all’aria aperta ha portato i turisti a rivalutare attività outdoor a basso impatto ambientale.
Il turismo nel 2021 ci offre quindi uno scenario diverso dal solito, ma non per questo meno piacevole. E tu, resterai ancora a casa con l’aria condizionata accesa, o ti immergerai nella natura per passare le tue vacanze all’aria aperta?