
Anche uno street-artist come Evyrein, che noi vorremmo definire il nostro Banksy delle Trevenezie (vicentino è strettissimo, veneto pure …), è intervenuto il 23-24 ottobre, quasi in anticipo rispetto a questo semi-lockdown che sta creando ulteriore danno all’economia locale, nazionale ed europea … e purtroppo provoca rabbia e violenza nelle strade. Abbiamo visto atterriti domenica scorsa le proteste a Napoli e poi a Roma e oggi anche a Torino con vetrine rotte e atti vandalici … manifestazioni in cui vi sono infiltrazioni di frange violente, di professionisti della rivoluzione, anarchici e i famosi black-block a fianco di persone (come è avvenuto a Vicenza e Treviso) “normali”, baristi e ristoratori, che protestano perché a loro manca il lavoro se i locali chiudono alle 18.
Come ci ha ripetuto proprio questa mattina al teatro comunale di Vicenza il direttore artistico Giancarlo Marinelli, sarà la cultura a salvarci da questa pandemia da covid-19 che ritorna anche quest’inverno, come era previsto.
Ma il nostro Evyrein sembra darci una risposta con questa opera murale dal titolo “AMAzzaTEVI”.
Scrive in un post sulla sua pagina instagram: “Basta un piccolo gesto per passare dall’odio all’amore. AMATEVI”.
Un post in cui in un video lui stesso incappucciato porta un vaso di fiori, di girasoli di un colore bello acceso e copre la scritta rossa “zza”. E il messaggio cambia: da AMAzzaTEVI (con l’errore sulla prima doppia) ad AMATEVI!” Un’opera che prevede una performance, rappresentata dall’artista che in pochi secondi porta il vaso di fiori e lo piazza al posto giusto.
Ci è arrivata anche una nota esplicativa: “L’artista, sotto la spinta del momento difficile che tutto il mondo sta attraversando, ci richiama all’essenza dei sentimenti per poter davvero combattere questa pandemia: anziché alimentare odio e colpe di altri, AMATEVI. . . e collaboriamo insieme per vincere di nuovo”.
“La street art colpisce ancora … in Italia, in una location segreta questa volta! (privata, ndr) Il messaggio però vuole arrivare ai molti: basta cercare il “capro espiatorio”, basta accuse e colpe! Dobbiamo unire le menti per trovare insieme soluzioni che possano farci vincere la più grande sfida che il mondo sta affrontando ormai da mesi: il COVID-19″.

Giancarlo Marinelli
E questo messaggio lo vorrei completare proprio con un concetto che ha riportato oggi Giancarlo Marinelli nella conferenza di chiusura della 73esima stagione dei classici al Teatro Olimpico.
Ha detto di fronte alla violenza vista a Torino nelle ultime 24 ore, in cui a fianco di frange estreme e violente incappucciate è scesa per strada anche la “gente normale”: “Quando in un paese c’è una sorta di saldatura tra violenza e persone che mai sono state violente (che sono solo molto arrabbiate per ragioni economiche, ndr) è finita! Il baluardo a tutto questo è la cultura e la bellezza. Nel nostro caso è il teatro. Non c’è vaccino alla violenza e alla stupidità, Solo la cultura farà da antidoto a quella saldatura!”
Anche l’arte, la musica e tante altre espressioni artistiche, oltre al teatro, come il cinema, faranno da antidoto alla violenza e alla stupidità, ma prima di tutto come dice Evyrein “amatevi” in senso lato.
QUI il video sulla pagina facebook ufficiale di Evy-Rein