
Al centro della riviera meridionale del lago di Garda, Sirmione è il fulcro della vita turistica e culturale della omonima penisola che si protende fra i golfi di Desenzano e Peschiera. Domina e caratterizza il centro storico la rocca scaligera, imponente complesso difensivo circondato dall’acqua che racchiude anche il porticciolo.
La rocca, voluta nel XIII sec. da Mastino della Scala, si dice ospitò anche Dante nel suo esilio. Sirmione era già nota in epoca romana, come testimoniano gli importanti resti archeologici e divenne poi sede di ville e dimore patrizie. Come altre zone del lago, infatti, a partire dal primo secolo a.C. l’estremità della penisola diviene luogo di soggiorno prescelto da ricche famiglie veronesi, fra cui quella dei Valeri. Ad essa apparteneva il poeta Catullo che in un carme (Carme XXXI) canta la bellezza di Sirmione e parla della casa che qui possedeva. Più tardi, sotto la dominazione scaligera, divenne una città fortificata, dotata di una turrita roccaforte,. Nel borgo, da visitare è la chiesa di Santa Maria Maggiore (sec.XV) decorata di affreschi, e più in là sorge la chiesetta dalla struttura a capanna di San Pietro in Mavino (sec. VIII), ricostruita in forme romaniche alla prima metà del Trecento. All’estremità della penisola si trovano le cosiddette Grotte di Catullo, area archeologica con i resti di un’antica villa romana (attribuita al poeta) che nelle parti più antiche risalirebbe al I sec. a.C. La villa, si sviluppava intorno ad un grande giardino con le zone residenziali ubicate a nord e a sud; i lunghi corridoi terrazzati che correvano sui lati est ed ovest venivano probabilmente utilizzati per passeggiate-belvedere. Nelle Grotte le terme sono state costruite nella parte meridionale nel II sec. d.C., circa un secolo dopo la costruzione della dimora principale. Hanno un’estensione di quasi 800 mq e comprendono vari ambienti, tra i quali il meglio conservato è la cosiddetta “piscina”. All’interno del complesso è allestito un Antiquarium che espone, oltre al plastico della villa, testimonianze fotografiche di scavi e reperti (mosaici pavimentali, oggetti in bronzo e ceramica, frammenti di stucchi e affreschi). Le “Grotte di Catullo” sono raggiungibili dal centro storico chiuso al traffico con una breve passeggiata (ca 15 minuti) o, nei soli mesi estivi, mediante un trenino elettrico che parte da centro paese. In estate, si svolge la cerimonia di premiazione del Premio Sirmione Catullo, un concorso letterario che dal 2000 è dedicato al giornalismo. Legate a Sirmione, si annoverano anche alcune curiosità: si dice che nel 1797 Napoleone sulla via di Passariano dove avrebbe negoziato il trattato di Campoformio, sostò a Sirmione per rendere omaggio al poeta Catullo. Carucci compose un’ode barbara intitolata a Sirmione e così pure fece Antonio Fogazzaro, mentre Ezra Pound e KìJames Joyce si incontrarono sulla penisola nel 1920, anno in cui anche Gabriele D’Annunzio frequentava le rive del Garda prima di ritirarsi nel Vittoriale. Fra i nomi noti, anche quello di Maria Callas che trascorreva lunghi periodi di riposo nella villa costruita per lei dal marito Giovanbattista Meneghini di origini veronesi. Sirmione è ancora oggi una delle maggiori località di cura termali più rinomate e aggiunge a questo anche la ricchezza dell’offerta dell’entroterra, data principalmente dall’ottimo olio di oliva e dal vino, il pregiato Lugana Doc.