
Da qualche ora è stata diffusa la notizia della morte del noto storico e docente e divulgatore di arte e cultura Philippe Daverio che ha portato il suo “verbo” a Vicenza, Bassano del Grappa, Piazzola sul Brenta, nel Veronese, nel Padovano e in altri luoghi del Veneto. Personalmente ricordo gli eventi a cui ho partecipato in particolare a tre incontri con l’ex assessore alla cultura del Veneto, Marino Zorzato, a Villa Contarini di Piazzola sul Brenta, in Valpolicella e sui colli Euganei. Il più interessante quello a Villa Contarini di Piazzola, ma lo racconterò in un altro momento perché contiene una provocazione molto interessante.
Intanto pubblichiamo un contributo fresco fresco che raccogliamo dalla pagina facebook della Rete delle Biblioteche Vicentine dove il giornalista e scrittore Antonio Di Lorenzo lo ricorda così:
“Addio a Philippe Daverio, morto a Milano a 71 anni. Da tempo era malato. Era nato a Mulhouse in Alsazia ed era docente emerito di storia dell’arte all’università statale di Milano. Il noto critico d’arte, che s’era ricavato ampio spazio sui media per la sua indubbia cultura abbinata a brillante capacità divulgativa oltre che a un look eccentrico, è stato spesso nel Vicentino.
L’ultima volta ha partecipato a un dibattito sui musei il 25 giugno 2018 al teatro comunale di Vicenza, invitato dalla Fondazione Roi.
“Siamo ricchi di beni culturali – sostenne in quella occasione di fronte a 600 persone – ma per la gestione dobbiamo imparare dall’estero”.
In precedenza, il 29 novembre 2017 aveva inaugurato la serie di incontri, organizzati da Guido Beltramini al teatro comunale, intitolati “Arte e rivoluzione” che puntavano a focalizzare come l’arte abbia sempre anticipato i cambiamenti della società. In quell’occasione Daverio, che per la prima volta saliva sul palco del Comunale, aveva parlato dell’Europa delle corti nel Settecento.
Il 26 giugno di quello stesso anno Daverio aveva parlato al museo di Bassano, toccando in quell’occasione il tema dell’Europa e dei Musei.
In passato il critico d’arte aveva scelto Bassano per registrare una puntata del suo programma “Emporio Daverio” e aveva elogiato la città e i suoi musei: “Sono originali le collezioni di ceramiche e di stampe, anche perché raccontano l’avventura imprenditoriale di famiglie che ragionavano in chiave europea”.
Nel 2014, inoltre, Philippe Daverio aveva tenuto una lezione su Palladio in Basilica Palladiana, invitato dalla Fondazione Zoè“.
QUI la pagina della rete delle Biblioteche Vicentine