
Concerto attesissimo quello di martedì 14 maggio al Teatro Olimpico (ore 21) nell’ambito del festival New Conversations – Vicenza Jazz.
Sul palco del teatro palladiano “A solo”, la poetica performance in totale solitudine di Paolo Fresu (tromba, elettronica).
Ma il festival offre comunque un ascolto alternativo al Jazz Café Trivellato – Bar Borsa (ore 22, ingresso gratuito), con “Johnny Come Lately”, l’omaggio al repertorio di Johnny Hodges ideato dal sassofonista Cristiano Arcelli, con Nico Menci al pianoforte, Stefano Senni al contrabbasso e Zeno De Rossi alla batteria.
Il Festival New Conversations – Vicenza Jazz 2019 è organizzato dal Comune di Vicenza e dalla Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza, in coproduzione con Trivellato Mercedes Benz e in collaborazione con il Bar Borsa.
PAOLO FRESU E LA SUA TROMBA
Per quanto la tromba sia uno degli strumenti principe della musica afroamericana, questo suo ruolo predominante è sempre inteso all’interno di un contesto di gruppo. L’esercizio davvero solistico dello strumento non è comunemente contemplato.
Fu l’Auditorium di Roma a proporre a Paolo Fresu, nel 2005, di essere protagonista di un concerto solistico per tromba. Col suo immancabile sense of humor la risposta fu qualcosa tipo: “ma voi siete pazzi!”. Eppure lo spettacolo si fece. A convincere Fresu deve essere intervenuta la sua immancabile “follia” creativa, oltre al sostegno messo a disposizione dall’elettronica. Il fatto che oggi Fresu continui a proporre il suo “A solo” la dice lunga sull’esito di quella prima esperienza. Fu anzi uno dei momenti di svolta più importanti nella carriera del trombettista sardo.