
E se per l’anno venturo c’è la concesione Ue di avviare la produzione e la vendita di insetti allevati ad uso alimentare, c’è chi anticipa i tempi e propone per l’imminente Natale un bel pandoro agli insetti.
O meglio: il 20% della farina dell’impasto deriva da bachi da seta e viene aggiunta alla ricetta tradizionale fatta di burro, uova, latte e farina bianca. Ne deriva un dolce natalizio a tutti gli effetti, ma con un gusto più deciso simile alla nocciola. «Ma oltre al gusto sono degni di nota i valori nutrizionali di questo pandoro, infatti la farina di bachi da seta è una importante fonte alimentare: le percentuali di contenuto proteico e lipidico totale per peso secco della farina sono rispettivamente del 55,6% e del 32,2%». Così evidenzia orgoglioso il creatore di questo insolito dolce, il foodblogger MasterBug, sperimentatore della cucina con gli insetti, che ribadisce anche l’ampia diffusione nel mondo (90 Paesi) dell’uso alimentare degli insetti, dove alcune specie vengono addirittura rappresentano un alimento molto pregiato. Come si dice in questi casi: ai posteri l’ardua sentenza.