
Il 2018 è l’anno di Palermo. Capitale italiana della Cultura ospita anche la 12° biennale nomade d’arte contemporanea Manifesta (dal 16 giugno al 4 novembre) intitolata Il Giardino Planetario, Coltivare la coesistenza. Ispirata ala paesaggista francese Gilles Clèment si sviluppa in una ventina di spazi aperti al pubblico, disseminati in tutta la città, tra cui l’Orto Botanico.
Che cos’è Manifesta
Manifesta, la Biennale nomade europea, nasce nei primi anni ’90 in risposta al cambiamento politico, economico e culturale avviatosi alla fine della guerra fredda e con le conseguenti iniziative volte a facilitare l’integrazione sociale in Europa. Sin dall’inizio, Manifesta si è costantemente evoluta in una piattaforma per il dialogo tra arte e società in Europa, invitando la comunità culturale e artistica a produrre nuove esperienze creative con il contesto in cui si svolge. Manifesta è un progetto culturale site-specific che reinterpreta i rapporti tra cultura e società attraverso un dialogo continuo con l’ambito sociale.
La Città di Palermo è stata selezionata dal comitato di Manifesta per la sua rilevanza su due principali temi che identificano l’Europa contemporanea: migrazione e condizioni climatiche, e sull’impatto che queste questioni hanno sulle nostre città. Le diverse stratificazioni e la fitta storiografia di Palermo – occupata da diverse civiltà e culture con forti legami e connessioni con l’Africa del Nord e il Medioriente negli ultimi 2000 anni – hanno lasciato le loro tracce nella società multiculturale, localizzata nel cuore dell’area mediterranea.