
Il 2016 sarà ricordato come il migliore degli ultimi quattro in controtendenza con i dati nazionali. La produzione di olio d’oliva nella zona della Pedemontana che va da Vittorio Veneto si spinge fino alla Valle dell’Agno, quest’anno ha registrato, come detto, i quantitativi più alti degli ultimi quattro anni.
Secondo i dati prevenienti dai sette frantoi che rappresentano il 90% degli stabilimenti presenti nel territorio, sono stati 23.342 i quintali di olive frante nel 2016 per un totale di 2.917 quintali di olio extravergine prodotto (su 24.660 quintali prodotti complessivamente in Veneto). Un aumento quasi del 33% rispetto al 2015. A livello nazionale, nel 2016 c’è stato un crollo della produzione pari al 58%. I parassiti, specialmente la mosca olearia, hanno provocato grossi danni alle coltivazioni di tutta Italia, mentre la zona della Pedemontana – che rappresenta oggi il 10% della produzione olearia veneta – si è salvata grazie al microclima collinare che ha contrastato il fenomeno.
Significativo l’intervento dei macchinari nel processo di raccolta, e di conseguenza una maggiore velocità, che contribuisce a raggiungere un numero maggiore di ulivi in un giorno e che accanto alle tecnologie legate alla refrigerazione, fondamentali contro il problema dell’ossidazione in attesa di frangitura, rappresenta un plus delle coltivazioni territoriali.