
In un furgone che viaggiava per le strade di Milano il 10 marzo 1975 nasceva Radio International Milano, la prima radio indipendente italiana.
Si trasmetteva sui 101 Mhz FM e le prime voci sono quelle di quattro ventenni: le due coppie di fratelli Angelo e Rino Borra e Piero e Nino Crozzi.
Alle ore 17:00 del 10 marzo 1975 in via Locatelli, 1 a Milano un giradischi iniziò a suonare “I’m Free” degli Who e un furgone prese a girare per le strade della città. Due fatti di per sé insignificanti ma che, messi insieme, cambiarono molte cose nell’Italia di allora e i cui effetti continuano ancora oggi.
Il furgone trasportava un trasmettitore militare sintonizzato sui 101 in modulazione di frequenza: una trovata, il furgone, per evitare di essere localizzati dai funzionari dell’Escopost, la polizia Postale. “I’m Free” fu la prima canzone trasmessa da Radio Milano International, la prima radio “libera” della Penisola.
INVESTIMENTO IN ATTREZZATURA DI UN MILIONE DI LIRE
45 anni fa, con Radio Milano International, iniziava la storia della radiofonia privata italiana e niente sarebbe stato più come prima: finiva il monopolio Rai (nel 1976 iniziarono le trasmissioni di Tele Milano), nasceva un nuovo modo di fare comunicazione, per la prima volta i giovani potevano ascoltare la loro musica, quella che la Rai non passava (per esempio nel 1975 la radio di Stato censurava brani come “L’importante è finire” di Mina), e che si poteva trovare solo in ascolti notturni su emittenti straniere come Radio Luxembourg.
L’idea di dar vita a una radio fu di due coppie di fratelli milanesi: Angelo e Rino Borra, Piero e Nino Cozzi. Età media 20 anni, investimento per l’attrezzatura un milione di lire, come studio la camera da letto di Piero Cozzi in via Locatelli 1, dietro piazza della Repubblica.
Nel giro di pochi giorni fu un successo clamoroso.
SEQUESTRO E DISSEQUESTRO
Il 14 aprile del 1975 intervenne la polizia sigillando il trasmettitore mobile (nel furgone) ma dieci giorni dopo il pretore Cassara raccolse il ricorso presentato dai legali della radio e le trasmissioni ripresero.
Radio Milano International si ascoltava in un raggio di 40 km e, nell’acceso clima politico di quegli anni, si diffuse la voce che l’emittente fosse addirittura finanziata dalla Cia.
Invece, i soldi arrivavano dalla pubblicità che subito capì le potenzialità di quel nuovo media.
Tra il 75 e il 76 ai microfoni di Milano International arrivarono dj affermati già nel mondo delle discoteche come Claudio Cecchetto e diversi giovani di belle speranze, tra loro Virginio Scotti, ovvero Gerry Scotti.
A VICENZA DAL 1976
A Vicenza le prime radio in FM furono Radio Vicenza, Radio Vicenza Cooperativa, Radio Star e Radio Vicenza International. E negli anni ’80 (fino alla legge Mammì) in provincia di Vicenza (che avevano sede e trasmettevano qui) si contavano almeno 30 emittenti in FM: dalle radio “giovanili” a quelle di carattere culturale e politico, e a quelle nate all’ombra dei campanili per trasmettere la parola di Dio.
Oggi dalla provincia di Vicenza trasmettono e hanno sede solo 4 emittenti in FM: due radio definite comunitarie ovvero Radio Oreb, e Radio Kolbe; e due emittenti commerciali ovvero Stella FM e Radio Vicenza.