
In Antartide sono state raccolte le prime verdure seminate e protette dai ghiacci e dalle temperature estreme all’interno della base di ricerca tedesca di Neumayer Station III.
Insalata, rucola, cetrioli e ravanelli sono stati prodotti in un’area particolare della base, un orto pensato per i futuri viaggi verso Marte. Il progetto – che parla italiano – è finanziato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e le aziende Thales Alenia Space (Thales Leonardo) e Telespazio (Leonardo-Thales). Quest’area coltivata in un ambiente estremo come l’Antartide, permette di sperimentare la possibilità di coltivare ortaggi per gli astronauti del futuro, poiché simula le condizioni di una base lunare o marziana, soprattutto per l’isolamento e le verdure rigide. Per tutto il 2018 verranno messi in atto due orti concepiti con lo stesso modulo: uno più piccolo pensato per la Stazione Spaziale e per i veicoli che porteranno gli astronauti su Marte, e uno più grande, destinato alle basi. Il primo raccolto di verdure ha dato 3,6 chilogrammi di produzione tra insalata e rucola 18 cetrioli e 70 ravanelli, cresciuti senza terra, con luce artificiale e senza pesticidi, ma con acqua arricchita di Sali minerali, illuminazione a Led e monitorati per quanto riguarda la presenza di anidride carbonica nella stanza. Coltivare verdure nello spazio è di estrema importanza per le missioni di lunga durata, dal momento che non si potrà portare tutto il cibo dalla Terra e, inoltre, le verdure garantiscono un apporto fresco di vitamine, sali minerali e antiossidanti, i quali aiutano a neutralizzare i danni provocati dai radicali liberi prodotti dall’organismo in condizioni di stress, di microgravità e a causa della esposizione alle radiazioni.