
Tante iniziative a Padova in questi giorni (24-25-26 gennaio 2020) per festeggiare il Capodanno cinese, questa volta nell’anno del topo. A promuovere gli eventi culturali ad ingresso gratuito è l’Istituto Confucio all’Università di Padova in collaborazione con il Comune. A Venezia si inizia il 22 gennaio con il concerto dell’orchestra tradizionale cinese.
L’evento tradizionale, che vanta migliaia di spettatori accorsi negli anni precedenti, quest’anno sposta il momento acrobatico della danza del Drago in Prato della Valle, proponendo ai cittadini una parata che raddoppia l’abituale percorso. E molte altre novità.
Diretto dal professor Giorgio Picci e dal dottor Michael Yang, l’Istituto Confucio all’Università di Padova oltre a tre giorni di eventi – tutti a titolo gratuito – pensati per far conoscere e apprezzare le antiche tradizioni della cultura cinese, quest’anno si sposterà anche in altre città, organizzando il consueto appuntamento all’aeroporto Marco Polo di Venezia con l’Istituto Confucio di Venezia Ca’ Foscari e portando lo spettacolo della Lingnan Xiunu Chinese Orchestra anche nelle città di Pordenone e Ferrara e a San Marino, dove ha attivato i suoi nuovi corsi.
IL CAPODANNO LUNARE O CINESE DETTO ANCHE FESTA DI PRIMAVERA

La “sfilata” dei draghi del Capodanno cinese per le vie di Padova
Il Capodanno lunare detto anche Festa di Primavera, in occidente noto al pubblico come Capodanno Cinese, quest’anno cade il 25 gennaio 2020 ed è una delle più importanti festività tradizionali cinesi.
La festa, che celebra l’inizio del nuovo anno secondo il calendario lunare, è un momento molto atteso dalle innumerevoli comunità cinesi sparse in tutto il mondo.
In Cina si è soliti festeggiare l’anno nuovo con canti, tamburi e l’uso massiccio del colore rosso. Immancabile componente dell’articolato rituale celebrativo e basata su un’antica leggenda.
La famosa Danza del Drago e dei Leoni è una parata a ritmo battente di tamburi e cimbali che sfila per le strade per spaventare il mostro Nian e invocare i benigni Draghi cinesi, capaci di assicurare l’arrivo della fortuna.
In ossequio ai dettami dell’astrologia cinese, ogni anno viene contrassegnato da un segno animale tra i dodici prescelti dal Buddha, segno che poi ritorna seguendo cicli dodicennali.
I dodici animali dello Zodiaco sono nell’ordine: Topo, Bue, Tigre, Coniglio, Dragone, Serpente, Cavallo, Capra, Scimmia, Gallo, Cane e Maiale.
NELL’ANNO DEL TOPO
Il Topo, animale simbolo del Capodanno Cinese di questo 2020, è il primo animale dello Zodiaco – un nuovo ciclo avrà quindi inizio- ed è simbolo di grande ambizione e determinazione verso il raggiungimento dei propri obiettivi.
TUTTI GLI EVENTI
Moltissime le novità in serbo dall’Istituto Confucio all’Università di Padova per questo nuovo anno che si apre all’insegna del Topo.

Il Capodanno cinese a Padova nelle piazze
A PADOVA città saranno proposti tre giornate eventi, sempre tutti aperti al pubblico a titolo gratuito. Si comincia il venerdì 24 gennaio 2020 alle 21.00 all’Auditorium Pollini di Via Cassan con il concerto della Lingnan Xiunu Chinese Orchestra.
Si tratta di un’orchestra tutta al femminile composta da 12 elementi che, con i caratteristici abiti tradizionali, suoneranno alcuni antichi strumenti cinesi classici come la “pipa” (liuto cinese a quattro corde) il guzheng (arpa cinese) lo xiao (flauto verticale cinese soffiato) e lo hulusi (strumento cinese a fiato composto da tre canne di bambù inserite in una zucca). Ma ancora tra gli altri, lo Huqin (strumento a corda ad arco, più specificamente, un violino a spillo). L’orchestra, unico gruppo musicale professionista della Cina che si concentra sulla musica tradizionale di Lingnan che ha le sue radici nel Guangdong, intratterrà il pubblico in un percorso di canti e melodie. Un vero e proprio viaggio nella musica tradizionale classica cinese. Un appuntamento imperdibile questo all’Auditorium Pollini dove le artiste cinesi inaugureranno la loro tournée italiana e che le porterà, grazie all’Istituto Confucio all’Università di Padova, anche a Pordenone e a Ferrara.
Sabato 25 gennaio alle 18.00 alla Galleria Minerva in via del Santo a PADOVA, si terrà invece l’inaugurazione della mostra fotografica “Cina 1978. Appunti di viaggio” firmata dal fotografo Paolo Gotti.
Una settantina di fotografie di varie dimensioni, tutte stampate in bianco e nero e scattate dal celebre fotografo nel 1978. Le suggestive immagini raccontano con grande poesia momenti di vita e di storia di un Paese dalla cultura millenaria. Sono queste immagini, scattate da Paolo Gotti, a immortalare alcuni tra gli aspetti più singolari della società cinese di oltre quaranta anni fa – così diversa dalla Cina contemporanea – visti attraverso l’emozione di uno sguardo occidentale: dai mezzi di trasporto spesso bizzarri e improvvisati alle insegne disegnate con i gessetti, dalle ricamatrici tradizionali alle esercitazioni delle soldatesse armate di fucile, dalle scuole speciali per bambini ipovedenti fino alle fabbriche, come quelle dei locomotori, che avrebbero portato in futuro il paese a diventare la potenza economica che è oggi. L’esposizione nasce dalla riscoperta dell’archivio relativo a quel viaggio, che nel 2018 ha riconosciuto a Paolo Gotti l’assegnazione del Premio UVA promosso dall’Università di Verona. La mostra, aperta al pubblico con ingresso libero, resterà visibile fino al 3 febbraio con orario 9.30-12.30 e 16.00-19.00 dal lunedì al sabato.
LA DANZA DEI DRAGHI
Domenica 26 gennaio la danza del Drago e dei Leoni parte come di consueto da Palazzo Moroni (municipio di Padova) alle ore 15.00. Quest’anno ad esibirsi ben due Dragoni, capitanati dal Maestro di arti marziali Liu Yuwei della Weisong School di Pordenone. La scuola ha potuto migliorare le proprie competenze grazie a un training con i Maestri Zhao Weibin e Gong BingWei della Guangzhou Dragon and Lion Dance Association, giunti dalla Cina a Pordenone per una decina di giorni per formare gli atleti sulla danza dei Leoni e del Drago.
Zhao Weibin e Gong BingWei sono tra i più importanti maestri di quest’arte nel mondo. La parata si snoderà dal Lìston fino al prato della Valle (arrivo intorno alle ore 16.00) passando per via VIII Febbraio, Via Roma e Via Umberto I. In Prato della Valle sarà collocata una pedana che agevolerà al pubblico la visione delle virtuosistiche esibizioni acrobatiche della scuola di arti marziali Weisong, in un nuovissimo repertorio di canti e acrobazie. I Draghi si esibiranno in danze e battaglie accompagnati dai salti dei Leoni che balleranno al ritmo incessante del grande tamburo suonato con forza, secondo i precetti tradizionali proprio per scacciare gli spiriti maligni. Durante la sfilata i Leoni giocheranno con i bambini, intrattenendo tutto il pubblico in divertenti gag ed esaltanti esibizioni, mentre i Draghi daranno sfoggio di tutta la loro suggestiva bellezza. Alla fine del percorso il pubblico potrà assistere anche ad una esibizione di Taiji e Kung Fu.
L’ORCHESTRA TRADIZIONALE INIZIA DA VENEZIA IL 22 GENNAIO

L’orchestra tradizionale cinese
Reduci dal grandissimo successo dell’anno scorso, quest’anno il Capodanno Cinese replica all’aeroporto Marco Polo di Venezia, impegnato in un’ottica di sempre maggiore attenzione ai flussi di passeggeri cinesi, ai quali già oggi lo scalo dà il benvenuto con una serie di servizi dedicati.
Per farlo si avvale della collaborazione degli Istituti Confucio all’Università di Padova e di Ca’ Foscari, diretti dai professori Giorgio Picci e Attilio Andreini.
Un grande evento quello del 22 gennaio 2020 organizzato a partire dalle ore 10.00 che non mancherà di rallegrare e stupire i tanti passeggeri in transito all’aeroporto di Venezia.
Si esibiranno in concerto le artiste della Lingnan Xiunu Chinese Orchestra. Omaggi portafortuna per tutti, canti, workshop, danze, arti marziali, concerti con strumenti tradizionali e la squisita gentilezza e accoglienza, fiore all’occhiello della millenaria cultura cinese. Per l’occasione l’appuntamento è al China Corner nell’area “land side” accessibile a tutti.
Quest’anno a sorprendere il visitatore anche una mostra dedicata ad antichi abiti cinesi provenienti dallo Shangdong Vocational Institute of Fashion Technology.
In esposizione dal 22 gennaio fino al 25 febbraio una selezione di 6 abiti cinesi come il Mianfu (riproduzione dell’abito dell’imperatore per la cerimonia di incoronazione) o l’abito dalle lunghe maniche (rappresentativo della Dinastia Tang – 618 – 907 d.C. – dove le maniche larghe stanno a testimoniare l’abbondanza). Questo China Corner è organizzato per celebrare il 2020, l’anno dello Scambio Culturale e Turistico Italia-Cina (scheda abiti e comunicato stampa Venice Airport in allegato).
Questo China Corner è organizzato per celebrare il 2020, l’anno dello Scambio Culturale e Turistico Italia-Cina.
PORDENONE, SAN MARINO E FERRARA
La Lingnan Xiunu Chinese Orchestra si esibirà anche a Pordenone il 28 gennaio 2020 a partire dalle ore 21.00 nel Chiostro di San Francesco, sempre a ingresso libero fino a esaurimento posti.
Lo stesso spettacolo si svolgerà anche San Marino il 25 gennaio 2020 nell’Auditorium della Sala Polivalente Serravalle, Repubblica di San Marino e a Ferrara il 29 gennaio 2020, grazie alla Regione Emilia-Romagna, a partire ore 16.30 nel Salone delle Carte Geografiche del Museo Archeologico Nazionale.
COS’E’ L’ISTITUTO CONFUCIO A PADOVA
L’istituto Confucio 孔子学院 è un’istituzione no-profit creata dal governo cinese per diffondere e promuovere la lingua e la cultura cinese nel mondo, con quartiere generale a Pechino. Gli Istituti Confucio sono finalizzati ad incrementare la comprensione della lingua e della cultura cinese, nell’approfondire l’amicizia tra la Cina ed il resto del mondo e nel promuovere la comprensione di diverse culture nel mondo. Per perseguire questo obiettivo, ogni anno insegnanti madrelingua cinesi vengono indirizzati verso i vari Istituti Confucio affiliati ad Hanban. Tutti gli Istituti, pur perseguendo obiettivi comuni, si configurano come entità indipendenti con le proprie peculiarità che li caratterizzano.
L’Istituto Confucio all’Università di Padova 帕多瓦大学孔子学院 nasce come emanazione del Quartier Generale di Hanban, Pechino, attraverso la collaborazione fra l’Università degli Studi di Padova e l’Università di Guangzhou, terza città della Cina per grandezza. L’accordo finale è stato firmato il 3 aprile 2009 dal Magnifico Rettore dell’Università di Padova, Prof. Vincenzo Milanesi e dal Prof. Yu Jianshe, Presidente dell’Università di Guangzhou nella sala da pranzo di Palazzo Bo.