
La decima edizione del Premio Dedalo Minosse, l’oscar dell’architettura che pone l’attenzione sulla committenza dell’opera architettonica, ha contato ben quattrocento iscrizioni da quaranta Paesi.
L’iniziativa, promossa da ALA Assoarchitetti in collaborazione con Regione Veneto e Comune di Vicenza, è sostenuta da Caoduro Lucernari, Achitects Studio Japan, Corà Domenico & Figli, Estel, Material ConneXion Italia, Graniti Fiandre, Laboratorio Morseletto, Rossi e Arcandi srl. Promuove la qualità dell’architettura, analizzando e ponendo l’accento sul processo progettuale e costruttivo, individuando le figure che determinano il successo dell’opera: l’architetto e il committente, ponendo a loro fianco anche gli esecutori (le imprese) e i decisori (le pubbliche amministrazioni). Nella cerimonia di premiazione tenutasi al Teatro Olimpico si sono succeduti i vincitori, preceduti da Reinhold Messner, al quale è andato il Premio Speciale Andrea Palladio in quanto committente della rete dei Mountain Museum. Il Palladio International va all’imprenditore filippino Fernando Zobel de Ayala, mentre il premio internazionale per la committenza d’architettura è assegnato alla Region Hauts de France per il memoriale “The ring of remembrance”, realizzato dall’architetto Philippe Prost ad Ablaint Saint Nazaire. La valutazione della giuria non si è bastata sulla dimensione del progetto ma elusivamente sulla sua qualità, il suo significato, i suoi valori, il percorso che l’ha generato, la spinta innovativa e il valore ambientale. Oltre ai quattro premi principali sono stati assegnati dieci premi speciali tra i quali il Premio Stanislao Nievo, già presidente di giuria. Tra i committenti spiccano nomi di rilievo quali Birmingham City Council, Confederazione Svizzera, Opera di Santa Maria del Fiore di Firenze e Comune di Salerno. I progetti vincitori del Premio Dedalo Minosse sono ora ospitati fino al 16 luglio nelle sale di Palazzo Chiericati a Vicenza in una mostra multimediale.