
Mentre i piccoli commercianti, le PMI e le partite Iva sono lasciate in mutande da questa crisi, le multinazionali della rete le cosiddette “FAANG” si arricchiscono sempre di più proprio grazie alla crisi e all’emergenza da coronavirus. E il governo italiano continua con gli annunci perché i soldi non ci sono!
Nella foto ai titolati della Proseccheria di corso Fogazzaro (di fronte a palazzo Valmarana-Braga) sono rimaste solo le mutande da appendere. O meglio del plateatico non sanno che farne e in questo spazio abbandonato da oltre un mese e mezzo dai clienti a causa della chiusura obbligatoria per arginare il contagio da covid-19, gli esercenti disperati ci appendono la biancheria intima. Il Governo annuncia aiuti (ma arrivano solo i 600 euro agli autonomi) e si affanna alla ricerca di fondi a livello europeo. Mettere fuori dalla vetrina le mutande è un segno di protesta verso il Governo e le autorità che permetteranno ai bar e ai ristoranti di riaprire in giugno dopo ben 3 mesi di stop: “ci avete lasciato in mutande!”

E nonostante il Comune abbia annunciato che sconterà i canoni per il plateatico: ci mancherebbe altro che li facesse pagare! E poi e farà dilazionare le bollette dei mesi di ferma: bella forza ma si è consumato quasi nulla!
Rimane il problema affitti: il canone di un negozio in centro storico è elevatissimo: in piazza si parla di affitti dai 1500-2000 euro al mese in su, con punte di 4000 euro al mese.
Cosa succederà a tutte le attività che sono rimaste chiuse per almeno due mesi e che cominceranno a riaprire dal 4 maggio (aziende produttive) e poi dal 18 (coi musei molti negozi) e successivamente dal 1 giugno (parrucchieri, bar e ristoranti)? come faranno a reggere bar e negozi con gli affitti esorbitanti del centro?
In poche parole i negozianti se non posseggono le mura in cui esercitano la loro attività sono comunque e ovunque in ginocchio!
Caro presidente Giuseppe Conte non bastano i 600 euro per i lavoratori autonomi!
A Vicenza intanto chiuderà (fonte Mattino di Padova) il punto vendita H&M di Corso Palladio: l’emergenza ha dato una mazzata definitiva ai consumi e quindi dopo Zara se ne va anche un’altra catena.

Le uniche attività che hanno guadagnato molto in questi mesi di lockdown da covid-19 sono state tutte le realtà legate al web per la vendita e per la distribuzione di prodotti di intrattenimento. E in particolare le cosiddette FAANG: Facebook (con Instagram e whatsapp), Amazon, Apple, Netflix e Google (con YouTube …).
Noi piccoli esercenti e piccole e micro imprese del settore del terziario (servizi, commercio e turismo) siamo rimasti a guardare.
Fino ad ora.
Ma qual è la strada per rilanciarci sul mercato?
Sicuramente la pubblicità e il web, o meglio il marketing e la pubblicità attraverso il web. Ma cambiando paradigma e non non pubblicità tradizionale.
E lo si fa soprattutto utilizzando al meglio le infrastrutture di colossi come Facebook, Instagram, Google e YouTube e altri social-media.
Insomma della rete non bisogna avere paura, né pensare di essere esclusi perché troppo piccoli. Conviene imparare ad utilizzare al meglio le potenzialità di queste infrastrutture della comunicazione che sono soprattutto i solcialnetwork, ma evitate il fai-da-te.
E noi di Room21 tramite Board Room Srl (azienda che si occupa di comunicazione e marketing con specifiche competenze sui contenuti e sulla pubblicità nel web) potremmo essere un valido aiuto!