
Ottimo successo per la serata organizzata dal comitato di gestione della Biblioteca di Sandrigo dedicata al 1968, alla rivoluzione culturale e artistica avvenuta negli anni ’60-’70 del secolo scorso. Presenti in sala poco meno di un centinaio di persone e molte altre hanno visitato la mostra al piano terra della biblioteca.
Alla conferenza tra gli ospiti vicentini l’ex sindacalista e ora scrittore Gigi Copiello (che all’epoca era uno studente 18enne e che proprio a quell’epoca scelse di stare coi lavoratori), l’artista e creativo Franco Chiani (in quegli anni direttore creativo della Marzotto), l’architetto Carlo Dal Bianco che ha illustrato le grandi innovazioni del design e dell’architettura dell’epoca.
Piatto forte della serata la presentazione del volume “Franco, il sarto dalle linee semplici” con una delle autrici la professoressa Maria Canella (Università di Milano) e uno dei massimi protagonisti della moda di quegli anni, Francesco Fracchiolla, in arte Franco.
Visto il successo della serata a Sandrigo si è deciso di esporre in mostra per una decina di giorni gli abiti portati dal grande sarto tra i primi a lavorare per l’alta moda italiana e per le sfilate con Mila Schön.
Una decina di manichini con gli originali realizzati a mano dall’atelier di Franco (tra via della Spiga e via Montenapoleone) con diverse foto e disegni dello stesso maestro della “haute couture” italiana, saranno esposti nella Chiesetta Trissino in Piazzetta Garibaldi a Sandrigo (Vicenza). Orario: dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18. La mostra si chiuderà l’8 dicembre nel tardo pomeriggio in concomitanza con l’accensione dell’albero di Natale.
BREVE BIOGRAFIA DEL MAESTRO FRANCO
Franco, al secolo Francesco Fracchiolla, classe 1938, originario di Gravina di Puglia (Bari), dopo l’apprendistato nella sua regione nel 1952 si trasferisce a Milano dove mentre lavora come apprendista sarto nell’ambito della sartoria maschile, frequenta la scuola di disegno, corsi di musica e studia ragioneria alla scuola serale. Lavora poi in alcune sartorie che producono abiti per l’alta borghesia milanese diventando capogruppo a soli 18 anni. Nel 1958 passa alla moda femminile. Nel 1963 lavora per Mila Schön, diventando un suo prezioso collaboratore. Si sposa con Angela e avrà 4 figli. Nel 1968 apre in via della Spiga il suo atelier di alta moda chiamato Franco: uno spazio progettato dall’architetto Pietro Pinto (composto da ufficio, salone per le sfilate, salottini e laboratorio). Sempre nel 1968 si svolge con grande successo la sua prima sfilata nel nuovo show-room. Dal 1969 realizza due collezioni ogni anno. E subito la stampa specializzata lo nota: Vogue Italia realizza un importante servizio su Franco e le sue prime collezioni. Nel 1971 i suoi capi sfilano nella sala bianca di Palazzo Pitti a Firenze e apre un secondo negozio in via Montenapoleone. Nel 1973 inizia a partecipare alle sfilate della Camera nazionale dell’Alta Moda a Roma.
Nel 1977 vince il “Trofeo Italia operante” (Confederazione nazionale del Commercio). Nel 1978 ottiene il premio internazionale “La Madonnina”. Tra il 1981 e il 1982 chiude il negozio in via Montenapoleone e apre la sartoria in via Santa Maria Valle. Nel 1990 trasferisce l’atelier in via Senato.
Nel 1992 un suo abito viene selezionato per la mostra celebrativa “La sala bianca: nascita della moda italiana” curata da Gae Aulenti e Luca Roncon (Palazzo Strozzi Firenze).
Nel 2012 partecipa alla XIV edizione del Gran défilé della sartoria al museo della Scienza e della tecnologia Leonardo Da Vinci di Milano. Nel 2013 consegue la laurea in giurisprudenza all’università degli studi di Milano. Ad oggi è laureando in scienze politiche.