
Fonte Margherita rinasce grazie alla collaborazione di due giovani talenti veneti. L’azienda vicentina, il più antico impianto d’imbottigliamento in Veneto, che fino a poco tempo fa era ad un passo dal fallimento oggi è un’azienda in attivo economico.
L’impresa è guidata da Denis Moro, classe 1985, che nel 2017 ha acquisito lo stabilimento di Valli del Pasubio (Vicenza), a cui si è unito ora anche Nicola Sartore, classe 1978, per rilanciare l’azienda e per farle fare il salto di qualità nel campo delle operations. I due giovani imprenditori si pongono la missione di salvaguardare il patrimonio storico locale: le acque delle Piccole Dolomiti, tra le migliori d’Italia. Fonte Margherita è infatti conosciuta sin dal 1845, quando fu aperta e le sue acque diffuse dappertutto. L’azienda è formata da due storici stabilimenti: Fonte Margherita (1845) e Sorgente Alba (1971), che imbottigliano direttamente alla fonte le acque che sgorgano dalle Piccole Dolomiti e da Valli del Pasubio. Oggi le sorgenti a cui ogni stabilimento attinge sono tre: Camonda e Alba che imbottigliano le diverse acque Fonte Margherita, Alba e Azzurra, insieme alla sorgente Bolfe Giotti, non ancora commercializzata, per un totale di 13 milioni di bottiglie. Dopo l’acquisizione, i due soci Moro e Sartore stanno pensando ad una nuova sfida: l’alta ristorazione. E lo fanno con una nuova bottiglia di design che nelle forme ricorda le bottiglie di vetro che – tra gli anni ‘50 e ‘70 – erano utilizzate dalle famiglie per andare a prendere il latte nei negozi alimentari. Un omaggio alla tradizione del vuoto a rendere che l’azienda ha sempre portato avanti nel suo stabilimento di acqua e oggi, per la prima volta, anche nel mondo della ristorazione. È il momento di puntare in alto e far scoprire le acque delle Piccole Dolomiti, tra le migliori d’Italia per leggerezza, con un residuo fisso di 47 mg/l e un Ph di 6.9. Il design della nuova bottiglia è stato sviluppato da Vetrobalsamo, produzione bottiglie speciali di Milano. L’intenzione è quella di richiamare la forma della bottiglia di latte attraverso otto facce o coste poligonali. La particolarità è la scritta che appoggia sul fondo –Acqua da bere– una dicitura insolita che vuole sottolineare la qualità dell’acqua minerale, elevandola ad un livello superiore. Il vetro della nuova bottiglia ottagonale è bianco, una trasparenza scelta appositamente per far vedere il prodotto all’interno.