
Chiunque abbia mai ricevuto un rametto di mimosa per la Festa della Donna lo sa.
I fiori gialli spumeggianti, quasi impalpabili, delicatamente fragranti, a fine giornata sono diventati dei pallini irriconoscibili. Se poi passa anche un paio di giorni, il profumo delicato diventa un lezzo poco piacevole. Come fare per non disperdere allora la bellezza di questo fiore così bello e così fragile? Si può cominciare subito con un piccolo trucchetto: con una lama affilata vanno eliminate tutte le foglie rovinate e quelle alla base dei rametti, per evitare che marciscano una volta in acqua. La mimosa poi viene immersa in abbondante acqua pulita, fresca e inacidita con due gocce di limone in un contenitore (piccolo o grande che sia) che dovrà essere collocato in piena luce, ma lontano dalle fonti di calore come i termosifoni, perché questa pianta non ama le temperature elevate. La mimosa è una pianta che rilascia molta acqua attraverso la traspirazione, quindi bisogna evitare che ne perda troppa e troppo velocemente, continuando a offrirgliene di nuova, collocandola in un ambiente fresco e umido.