
In questo ultimo anno le alternative al turismo che abbiamo sempre conosciuto sono state oggetto di un interesse crescente. Dal camping a km 0 per ecoturisti al fenomeno dei fulltimer, sono molte le scelte a basso impatto ambientale compiute da persone e vacanzieri. Tra queste vale la pena citare anche loro, le fattorie didattiche, un esperimento di turismo rurale ormai consolidato sia in Italia che all’estero.
Alla base di un tale riconoscimento di pubblico non c’è soltanto la ricerca di relax e di evasione: le fattorie didattiche rappresentano uno spazio privilegiato sia per i turisti che vogliono vivere la natura con un approccio consapevole, sia i bambini e i ragazzi, coinvolti a vario titolo per laboratori, workshop, week end o intere settimane di full immersion insieme ai propri compagni di classe.
Un fascino irresistibile, quello delle fattorie didattiche, che solo in parte si spiega con l’esigenza di riscoprire la campagna. Di fatto, l’interesse verso queste realtà è trasversale, e arriva addirittura a coinvolgere i dipendenti di un’azienda, grazie alle attività di team building, come per la fattoria didattica ASINOteca di Cinzia Dolci e Giacomo Caterino.
OLTRE 3.000 FATTORIE DIDATTICHE IN TUTTA ITALIA
Insomma, fattoria didattica non vuol dire per forza avvicinamento e interazione con gli animali da parte dei più piccoli. Le esperienze che una fattoria didattica riserva al suo pubblico sono tante quante le fattorie stesse.
Anzi, forse anche di più! Pare che solo nel nostro paese le fattorie didattiche abbiano raggiunto (e superato) la ragguardevole cifra di 3.200 unità. Ogni regione italiana vanta nei propri confini almeno una decina di queste fattorie. Tantissime sono le fattorie didattiche emiliane, venete, piemontesi e lombarde, ma anche le isole e le regioni del Sud non scherzano.
Possiamo leggere l’elenco completo con nome e localizzazione alla pagina Le fattorie didattiche in Italia del portale dedicato Fattoriedidattiche.net. In questo sito, fra l’altro, troviamo una rassegna parziale dei servizi proposti alle famiglie e agli adulti.
Dai gruppi di acquisto solidale ai laboratori del gusto con prodotti tipici del luogo, dalle visite guidate per le scuole ai corsi intensivi per fare il miele, allevare le galline, coltivare un orto… un’offerta davvero ampia, in grado di soddisfare grandi e piccoli nel segno della sostenibilità e dell’apprendimento in natura.
CON ALLOGGIO, CON RISTORANTE, CON PISCINA… CON TUTTO!
La componente didattica delle fattorie è solo la punta dell’iceberg. Sull’onda del successo degli agriturismi, che proprio in questi giorni stanno riaprendo finalmente i battenti, le fattorie hanno ampliato e rivisto la propria struttura per aumentare le possibilità di business e di coinvolgimento.
Accanto alle fattorie che continuano a lavorare con bambini e adulti per offrire corsi di formazione e laboratori, ne troviamo altrettante che hanno scelto di investire in direzione di una proposta più completa. Gli scenari che si aprono in questo caso sono tantissimi, ecco un breve elenco per capire di cosa parliamo:
- fattorie didattiche con alloggio (camere, appartamenti, yurta…)
- fattorie didattiche con ristorante
- fattorie didattiche con piscina
- fattorie didattiche con maneggio
- fattorie didattiche con parco giochi
DA WORKAWAY A WWOOF: TROVARE LAVORO NELLE FATTORIE DIDATTICHE
Un posto ameno come la fattoria didattica, immersa nelle campagne, popolata da animali e baciata dal sole, non può che fare gola anche a chi è in cerca di lavoro. È così moltissimi studenti, disoccupati, viaggiatori e amanti della natura si lanciano nella ricerca di un impiego part-time in una fattoria didattica, in Italia come all’estero. In questo caso i portali di riferimento migliori per la ricerca di un posto come volontario o come lavoratore pagato sono due, Workaway e WWOOF. Come funzionano? Vediamolo nel dettaglio.
- Workaway → un network mondiale che conta oltre 50.000 realtà in tutto il globo. Grazie a Workaway migliaia di persone hanno potuto viaggiare imparando nuove mansioni, come la mungitura, la cura dei cavalli, la raccolta di frutta e verdura… in cambio del proprio lavoro, si viene ospitati e mantenuti gratis per la durata del pernottamento, con tanto di badge che identifica le proprie skill (fotografo, scrittore, ecc)
- WWOOF → come per Workaway, anche per WWOOF è prevista una piccola quota associativa da versare al momento dell’iscrizione. Moltissime le fattorie e i progetti che hanno aderito: il “woofer”, da solo, con il partner o in gruppo, si reca dall’host (colui che lo ospita) e rimane a dare una mano per il tempo concordato. Dopo anni di operatività, WWOOF è diventato un movimento capace di unire persone di culture differenti sotto un’unica bandiera, l’amore per la natura, il pianeta e la libertà.