
Sono due le nuove insegne che entrano a far parte dell’Unione Ristoranti del Buon Ricordo per il 2018: Amerigo dal 1934 Trattoria e Locanda di Savigno (Bo) e la Trattoria alla Luna di Gorizia.
Cucina del territorio era allora, e lo è ancor oggi, la loro. Una cucina dove venivano privilegiati i prodotti a km zero ben prima che diventassero di moda e la tradizione culinaria regionale, ora come un tempo, viene valorizzata, coltivata, interpretata al passo con i tempi. A caratterizzare ciascun ristorante, e a creare fra loro un trait d’union, è il piatto-simbolo dipinto a mano dagli artigiani della Ceramica artistica Solimene di Vietri sul Mare su cui è effigiata la specialità del locale (che deve essere tenuta in carta tutto l’anno), che viene donato agli ospiti perché si ricordino della piacevole esperienza culinaria provata. Savigno, “Città Italiana dei sapori” adagiata sulle dolci colline bolognesi, è nota per il suo pregiato tartufo bianco, per le ciliegie e i vini, i salumi e i formaggi. Insegna storica della cittadina, e indirizzo immancabile per i buongustai, è Amerigo dal 1934 Trattoria e Locanda, aperta appunto nel 1934 da Amerigo e Agnese Bettini, ed ora condotta dalla terza generazione della famiglia, con la stessa affezione per il territorio e i suoi prodotti più genuini. A fianco della Trattoria, da qualche anno i Bettini hanno recuperato quella che era una consuetudine nei paesi della valle: unire al posto di ristoro la Bottega, un tempo l’antica tabaccheria e drogheria di nonno Amerigo. Qui si trova l’intera gamma dei prodotti della Dispensa di Amerigo di loro produzione, con le novità e le ultime ricette appena realizzate, oltre naturalmente ai tartufi in stagione, una selezione di vini, salumi e formaggi delle province di Modena e Bologna, con una predilezione per il biologico. Specialità: Ravioli di friggione con burro e Parmigiano Reggiano 36 mesi di Bianca Modenese. Sono gli ingredienti, di straordinaria qualità, e l’antica sapienza di tirare la sfoglia a fare di questi ravioli un piatto memorabile. A renderli unici, il ripieno, di friggione – sostanziosa salsa a base di cipolle e pomodori pelati – specialità tradizionale bolognese, la cui ricetta originale viene conservata presso la Camera di Commercio di Bologna, privilegio riservato solo ai notissimi tortellini, alle tagliatelle e al ragù. La Trattoria alla Luna si trova in pieno centro di Gorizia, a due passi da piazza della Vittoria (l’antica “piazza grande”, luogo di mercati e cerimonie pubbliche ai piedi del colle del castello), si fregia del titolo di Locale storico del Friuli Venezia Giulia. Aperta nel 1876 da Antonio Cadorini come posto di ristoro e locanda con cambio cavalli per le carrozze, era luogo di ritrovo di commercianti del vicino mercato e viaggiatori che, giunti a Gorizia, si fermavano alla Luna per dormire e far riposare i cavalli nelle scuderie. A gestirlo è ora Elena Pintar, figlia del mitico Milan, che per tanti anni ha tenuto viva una tradizione gastronomica forte degli stimoli che qui convergono dal Friuli, dal Carso, dalla Slovenia, dall’Austria. Elena, e la madre Celestina, accolgono gli ospiti in costume tipico goriziano. Specialità: Gnocchi dolci. Tipici della tradizione goriziana, questi grossi gnocchi sferici di patate si possono preparare con il ripieno di susine(è la ricetta più usata), oppure di albicocche, di fichi, d’uva o di ciliegie: insomma con tutta la frutta prodotta ancor oggi sulle colline del Collio goriziano. Li si usa proporre in tavola come sostanzioso primo piatto, ma sono ottimi anche come dolce.