
Inaugurazione venerdì 2 febbraio 2018 dalle ore 18.00 a cura di Maria Lucia Ferraguti
La mostra sarà aperta al pubblico dal 3 febbraio al 3 marzo 2018
È la vocazione di Dora Perini (New York City, USA- 1995) per la fotografia digitale e analogica a condurla ad interpretare quest’arte soprattutto per le possibilità espressive piuttosto che per quelle descrittive. Con questo intento affronta la propria individualità e contemporaneamente se ne allontana nel seguire modelli diversi.
La scelta di perseguire un progetto definito solo sul corpo umano è dimostrata dalla ricerca posta sulle figure femminili nelle immagini in bianco e nero ed a colori, dall’elaborazione della fisicità attraverso intriganti miscele fra l’iperrealismo della pop art, sdoppiamenti dell’immagine e luminosità psichedeliche, e dal trasferire i suoi valori comunicativi su nudi privi di emozioni e senza passato, che consentono allo spettatore di alimentare empatiche riflessioni. Perini presenta nelle fotografie le figure al naturale – un segno dell’evoluzione del costume contemporaneo le priva del loro contesto, seguendo l’intenzione di elevarle a una dimensione estetica. Per pulsione creativa accorda nella successione delle immagini l’energia cromatica di una carnale vecchiezza alla forma plastica di giovani corpi. Il suo sguardo trova alleanze con la tradizione pittorica quando scatta intense immagini per gli effetti della luminosità nello scontro fra bianchi e neri, e quando muta la luce e lo spazio nelle figure a colori. Ed i corpi avvertono la vicinanza dello stile al linguaggio di Francesca Woodman, di Erwin Bloomenfield e di Vivian Sassen, fotografi internazionali e confermano inoltre la distanza presa da loro per l’intenzione di Perini di affermare, senza impedimenti, la sua personale esperienza di vita.