
Un evento digitale ha presentato nei giorni scorsi la donazione dell’archivio privato di Mario Rigoni Stern alla Città di Asiago da parte della famiglia, da parte della moglie Anna e dei figli Ignazio, Gianni e Alberico.
Hanno partecipato all’evento, Roberto Rigoni Stern, sindaco Città di Asiago, Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio Regionale del Veneto, Alberico Rigoni Stern, in rappresentanza della famiglia Rigoni Stern, Michela Rodeghiero, consigliere comunale delegato alla Cultura Città di Asiago, Eurosia Zuccolo, direttore soprintendenza Archivistica e Bibliografica del Veneto e del Trentino Alto Adige e Ilaria Zacchilli, archivista.

Primo piano: Mario Rigoni Stern e Primo Levi
Moderatore il giornalista Sergio Frigo, presidente del “Premio Mario Rigoni Stern, per la letteratura multilingue delle Alpi”.
L’archivio privato di Mario Rigoni Stern è stato dichiarato d’interesse storico particolarmente importante il 14 giugno 2017 dalla Soprintendenza archivistica e bibliografica per il Veneto e per il Trentino Alto Adige.
Un grande lavoro di censimento analitico, svoltosi nel corso del 2019, ha portato alla scoperta di preziose testimonianze riguardanti la vita e il lavoro dello scrittore, tra i più importanti narratori del ‘900.
IL MATERIALE DELL’ARCHIVIO DI MARIO RIGONI STERN
Lo studio in cui lavorava Mario Rigoni Stern, che ha il valore di essere ancora nello stato in cui lo ha lasciato lo scrittore, ha ‘regalato’ moltissime sorprese.
Nei sette cassetti della cassettiera antica sono presenti documenti e fotografie della famiglia e della vecchia Asiago (volumi storici e fotografie d’epoca); sono state trovate anche le lettere di Primo Levi e le poesie originali di Levi “A Mario e Nuto” e quella dedicata alla moglie Anna Rigoni.
All’interno della cassetta militare, sono state trovate le lettere dal 1938 al 1943, i quaderni utilizzati per le minute, grazie ai quali è possibile quindi ricostruire un carteggio e anche piccoli racconti giovanili. Si tratta in questo caso di una delle scoperte più suggestive emerse durante il lavoro di archiviazione.
Tra la corrispondenza, vi è la posta militare dal 1939 al 1945, compresa quella dal campo di concentramento a Präblich inviata e ricevuta dai genitori; le agendine del 1939, 1940, 1942 tutte fitte di appunti e i quaderni.
In una scatola in latta etichettata “Manoscritti vari” sono conservati 19 quaderni manoscritti dal 1942 al 1980 contenenti minute di lettere, racconti e memorie e 36 testi manoscritti e dattiloscritti tutti da analizzare. Tra questi anche un tentativo di riscrittura del “Sergente” partendo prima del Caposaldo. Una “prova” però interrotta alla 13° pagina come Rigoni Stern scrive nel biglietto allegato al testo. E poi altri racconti probabilmente inediti che lui intitola “Sogno di una notte d’inverno” e “Sogno di Rodolfo” entrambi del 1950.
Sono stati contati 1133 articoli scritti, di cui 710 solo per il giornale La Stampa, conservati in 19 faldoni.
Anche la corrispondenza è consistente e molto diversificata per tipologia di mittente: dal lettore affezionato ad intellettuali illustri ed amici di vita e di lettere. C’è anche la corrispondenza con le case editrici, specialmente quella con Einaudi.
GLI INTERVENTI A COMMENTO DELLA DONAZIONE
Roberto Rigoni Stern, sindaco della Città di Asiago
“La Città di Asiago ha accettato la preziosa eredità di Mario Rigoni Stern e metterà a disposizione delle giovani generazioni un patrimonio inestimabile. In una sala dedicata della Biblioteca Civica di Asiago abbiamo scelto di posizionare l’archivio dello scrittore, nello stesso luogo abbiamo raccolto anche la documentazione della Reggenza dei 7 Comuni. Lo abbiamo fatto perché vogliamo avviare un percorso di recupero della memoria storica che potesse valorizzare i molti manoscritti che rappresentano il frutto di una vita vissuta sulla nostra terra per oltre 600 anni. Per questo percorso, durato oltre dieci anni, il nostro ringraziamento va alla Soprintendenza Archivistica e Bibliografica del Veneto e del Trentino Alto Adige e alla Regione del Veneto, che ci hanno dato l’opportunità di toccare con mano un patrimonio storico e culturale di così grande valore e prestigio”.
Roberto Ciambetti, Presidente del Consiglio Regionale del Veneto
“Il Consiglio Regionale del Veneto e la Regione del Veneto hanno sostenuto con convinzione la grande operazione culturale che oggi è stata presentata. Il termine ‘archivio’ indica in latino sia il luogo fisico che lo spazio pubblico per eccellenza; oggi i documenti di Mario Rigoni Stern trovano una loro nuova casa, in un luogo pubblico. Un’operazione culturale di rara portata, l’archivio è il luogo dove gli studiosi e i critici cercheranno nuove chiavi di lettura, per il cittadino di Asiago sarà il luogo custode del ricordo. Rigoni Stern era uno di noi, un uomo che è stato capace di narrare il ‘900 come pochi sono riusciti a fare, ha saputo descrivere queste montagne come una ‘casa’, anche a chi non è mai salito in Altopiano. Ringrazio la famiglia dello scrittore, il Comune di Asiago che diventa lo scrigno dove poter attingere il sapere di Mario Rigoni Stern”.
Alberico Rigoni Stern, figlio dello scrittore, in rappresentanza della famiglia dello scrittore
“Come familiari di Mario Rigoni Stern ci siamo resi conto dell’importanza e della notevole consistenza del suo archivio quando abbiamo cercato di “metter a posto le sue carte”. È emersa una grande quantità di manoscritti, dattiloscritti, corrispondenze, articoli ed altro vario materiale. Abbiamo trovato, con stupore, anche prove di scrittura di quando era poco più di un ragazzo. Tante cose che consentono di ricostruire la sua vocazione di narratore, come amava definirsi, e la sua vita. Tutto ciò non poteva, anche secondo il suo desiderio, rimanere solo nella disponibilità dei suoi discendenti, ma doveva essere messo a disposizione di tutti coloro che sono interessati alla sua opera. Per questo ci siamo risolti di donare al Comune di Asiago, alla sua biblioteca, tutto l’archivio. Per chi lo consulterà sarà l’occasione per comprendere quanti e quali legami avesse con il mondo della cultura, per capire come si originassero e da dove trovasse ispirazione per i suoi scritti, per intendere il suo amore per le montagne e la sua terra”.
Michela Rodeghiero, Consigliere Delegato alla Cultura della Città di Asiago
“Mario Rigoni Stern con la sua opera ha segnato indubbiamente il panorama letterario del XX secolo. Profondamente legato alla sua piccola patria “L’Altopiano di Asiago” si è reso custode di memoria e del Genius Loci della sua terra, sapendo però declinare il suo messaggio sui delicati equilibri dell’ambiente montano e della fratellanza fra popoli, in chiave universale e sempiterna, riuscendo così a trasformare la propria voce in un canto corale che lega metaforicamente tutte le genti alpine d’Europa, unite dal comune rispetto per tradizioni millenarie. L’iter, che ha portato alla donazione dell’archivio di Mario Rigoni Stern è stato lungo e complesso, si è concluso il 20 ottobre scorso con il suo perfezionamento. Alla famiglia Rigoni Stern esprimiamo la nostra più sincera e commossa gratitudine”.
Eurosia Zuccolo, Direttore Soprintendenza Archivistica e Bibliografica del Veneto e del Trentino Alto Adige
“Il patrimonio di un autore come Mario Rigoni Stern è un patrimonio italiano e veneto che va sottoposto a tutela; il procedimento di tutela si è concretizzato anche con un primo intervento finanziario da parte del Mibact; abbiamo poi avuto un intervento attuale della Regione del Veneto, e avremo un terzo intervento, successivo alla fase archivistica attuale, dedicato alla digitalizzazione”.
Ilaria Zacchilli, archivista
“Questo lavoro si può paragonare ad un viaggio lungo oltre otto mesi, nei quali mi sono avventurata nella vita dello scrittore, nelle sue vicende e nelle sue opere. Corrispondenza, bozze, manoscritti, dattiloscritti: un unicum, come sono gli archivi di persona, dove emergono i rapporti tra le carte e il soggetto produttore, lo scrittore. È stato un entusiasmante lavoro di censimento analitico, volto a rilevare la consistenza precisa delle carte”.