
Il suono delle campane è stato da sempre una presenza costante nella vita di paesi e città.
Ed erano tutte azionate con la forza delle braccia. Poi a mano a mano che la modernizzazione ha preso piede, ecco che i campanari sono stati sostituiti da apparecchi elettrici che fanno muovere le campane con un tocco di interruttore o addirittura con tanto di registratori e nastri che riproducono il suono delle campane, ma senza che queste si muovano di un millimetro. La tradizione dei campanari però non si spegne e anche se a Vicenza non si contano più molti i campanili che ospitano campane attive: ne troviamo a San Marco e ai Filippini, per esempio. E proprio presso quest’ultima chiesa i Campanari Vicentini organizzano corsi per formare, avvicinare e sensibilizzare i giovani all’arte del sono delle campane e, nel contempo, educarli alla musica. Ogni mercoledì, alle 18, si tiene un incontro ad hoc per rinnovare questo antico mestiere, fatto di forza fisica ma anche di passione. La chiesa dedicata a San Filippo Neri, ricordiamo, è proprio in centro a Vicenza: l’ingresso è in corso Palladio. E’ una costruzione in stile neoclassico che dal 1730 ai successivi cento anni, ha assunto l’attuale configurazione, sorta sull’area di una precedente chiesetta dei Gesuiti. Vi sono annessi la casa e l’oratorio dei Filippini, nei quali trovano spazio diverse attività rivolte ai giovani di tutte le età.