Il camper, come la tenda, si conferma come uno dei trend di maggiore successo di questo anno. Complici le restrizioni tuttora in vigore, moltissimi italiani (e non solo) si sono orientati verso il camping: che sia a bordo di un mezzo a quattro ruote o dentro una normale tenda da campeggio non importa, ciò che conta è partire e addormentarsi sotto le stelle. Tante le persone che proveranno il camping quest’anno: in fuoristrada, in van, in motorhome, a piedi e perfino in macchina!
Ma come spesso accade, all’interno di una macro tendenza se ne sviluppano altre, a volte più radicali, a volte semplicemente inevitabili. Nel caso del camping, è chiaro che l’ascesa di questa forma di ecoturismo sarà legata, quantomeno nella prossima estate, a un approccio il più possibile locale. Il camping all’estero sarà infatti più difficile da attuare, a causa delle tante incognite legate al Coronavirus. Più probabile quindi limitare gli spostamenti alla propria regione, o al proprio paese.
Ed è qui che nasce il concetto di camping a km 0: come per la frutta e la verdura, per la carne o i vestiti, così per il campeggio – libero o all’interno di strutture adibite – la parola chiave è “local”.
Per noi europei e per gli italiani in particolare, del resto, le alternative non mancano di certo: paesaggi di montagna, borghi nell’entroterra, litorali sul mare, città d’arte, parchi naturali… siamo davvero fortunati a vivere in un continente così ricco di storia e posti da esplorare! Ma per chi è alle prime armi, tanta scelta potrebbe dare le vertigini. Dove iniziare? Come trovare gli “spot” migliori? Si può dormire nel bosco dietro casa o è vietato?
Sono dubbi legittimi, a cui cercheremo di rispondere con qualche suggerimento e sito web utile per i meno esperti. Partiamo quindi all’avventura per questo viaggio nel viaggio!
SOSTA LIBERA O CAMPEGGIO? COME FUNZIONA IN ITALIA
In tutto il mondo, Italia compresa, esistono due forme di campeggio: il camping libero (anche noto come sosta libera o semplicemente libera) e il camping regolamentato, e cioè il campeggio all’interno di strutture, aree autorizzate, agricampeggi e simili. Non per forza il primo è gratuito e il secondo è a pagamento, ma di solito questa è la discriminante maggiore. Nel camping libero, si parcheggia da qualche parte, si cucina, si dorme la notte e si riparte.
Nel campeggio regolamentato accade la stessa cosa, ma spesso bisogna registrarsi all’ingresso, e quasi sempre occorre pagare una certa tariffa (da 5-10 euro fino a 60-70 euro a notte, dipende dal numero di persone, dall’esigenza di collegarsi alla corrente, dalla grandezza del camper, ecc).
Il camping libero è fattibile e consentito (alcuni usano la parola “tollerato”) nella misura in cui non si posizionano tavoli e sedie fuori dal mezzo, non si aprono i finestrini verso l’esterno (non bisogna sporgere dalla sagoma del veicolo), e altre accortezze di buon senso. Insomma, ammesso sì, purché non degeneri in camping abusivo.
DA PARK4NIGHT AD AGRICAMPER ITALIA: TROVARE GLI SPOT
La domanda a questo punto sorge spontanea: come organizzare una vacanza en plein air, vicini o lontani, cercando prima di tutto il campeggio o lo “spot” dove fermarsi? Un aiuto concreto come al solito lo troviamo nel web: in rete ci sono tantissimi servizi che facilitano la gestione del viaggio, ma i più pratici in assoluto sono con ogni probabilità le applicazioni per smartphone. Ne esistono diverse, sviluppate sia in Italia che all’estero. Qui ne riportiamo a titolo di esempio un paio, davvero preziose per un camping a km 0:
- Park4night → regina indiscussa delle app per campeggiare ovunque nel mondo, sia in libera che in strutture, è Park4night, un’applicazione intuitiva (anche in versione gratuita) che mostra su mappa le aree segnalate dagli utenti, o dagli stessi proprietari di campeggi e villaggi. Non mancano punti ristoro come tavoli per pic-nic, fontanelle per la ricarica dell’acqua e tanto altro ancora!
- Agricamper Italia → se Park4night è internazionale e con funzioni base gratuita, Agricamper Italia è un’app 100% nostrana, che prevede un abbonamento a pagamento per il suo utilizzo. Lo scopo è promuovere il camping rurale, connettendo strutture non per forza adibite a campeggio con turisti e camperisti in particolare. Su Agricamper si trovano quindi vigneti, agriturismi, caseifici e altri luoghi veramente unici, e si ha l’opportunità di comprare e degustare prodotti locali direttamente da allevatori, contadini e vignaioli.
OLTRE LA MODA: IL CAMPING A KM 0 VERAMENTE ECOLOGICO
Uno dei miti del camping è che sia ipso facto ecologico: non dormendo in hotel, si diventa automaticamente più sostenibili per il pianeta e per l’ambiente. Purtroppo non è così: pernottare in un villaggio turistico, fare la spesa al supermercato, scaricare le acque grige e nere dove capita, riscaldare il mezzo con vecchie stufe a gas… tutti questi sono comportamenti che dovremmo iniziare a evitare o ridurre il più possibile, per cercare di non lasciare traccia dove passiamo. Molti ecosistemi, a partire dai più fragili, possono risentire del passaggio di una famiglia o di una carovana di camper, e questo è un vero peccato, oltre che un carico extra per la natura. Non per niente Park4night ha pubblicato da poco un manifesto per sostenere un camping amico dell’ambiente, anche e soprattutto a km 0.