
Ma quanto brutti sono certi angoli delle nostre bellissime città e anche nei centri storici monumentali come nel centro di Vicenza? Le nostre città sono pulite, ma il problema è che troppo spesso la burocrazia negli anni ha permesso affastellamenti di “oggetti fissi”.
Ci riferiamo all’arredo urbano che riguarda panchine, cestini, pensiline per l’attesa dei bus e dei taxi, ma anche gli armadi tecnologici delle compagnie telefoniche e le centraline elettriche, per finire con le transenne fisse per difendere pedoni e ciclisti dal traffico automobilistico veloce.
Purtroppo negli anni si sono realizzate delle sedimentazioni: oltre a quelli della vecchia Sip, poi Telecom, ora sorgono gli armadi di altre compagnie telefoniche. Oltre alle indicazioni stradali vi sono palerie aggiuntive per quelle turistiche, e altrettante per i parcheggi a pagamento. E poi “panettoni” di cemento come dissuasori di parcheggio, e così via.

Ebbene vi sono angoli di città come (e insistiamo sulla zona) a ponte degli Angeli a Vicenza che sono davvero disastrati: tre armadi telefonici (tutti diversi per forma e colore), uno elettrico e pure la cabina telefonica …
In Veneto questi esempi vi sono un po’ ovunque; e ugualmente in tutta Italia.
Che fare per migliorare la città? Bisogna eliminare la confusione, razionalizzare, ripulire come è avvenuto ad esempio nelle città della Mitteleuropa. Lo dicono anche noti urbanisti che insegnano a Milano, a Venezia e a Roma: oggi bisogna togliere e ripulire e razionalizzare (non basta migliorare), e anche rendere uniformi le sezioni stradali. E’ questo il compito per la politica in materia di arredo urbano: coordinare questa pulizia!