
Il 31 luglio 1958 segnò la fine di una grande avventura, quella del trenino Piovene Rocchette – Asiago che 50 anni prima aveva liberato definitivamente l’Altopiano dal proprio isolamento. L’iniziativa di quest’opera partì da un imprenditore vicentino, il senatore Alessandro Rossi, che lanciò l’idea del collegamento nel 1882. Il progetto degli ingegneri Saccardo e Dalla Via fu completato il 10 febbraio 1910 per un totale di circa 21 Km.
Oltre alla piattaforma stradale, fu necessario realizzare 5 gallerie e un grande viadotto sull’Astico di 91,60 metri, sospeso a 70 metri di altezza. Il percorso di cremagliera partiva da Cogollo fino a Campiello e raggiungeva una pendenza del 12,5%.
Nel 1915, con lo scoppio della Grande Guerra, fu requisito dall’esercito per il trasporto di armi, rifornimenti e feriti. Dopo il conflitto, il treno riprese il servizio passeggeri, conducendo turisti e villeggianti verso l’altopiano. Ma le spese e gli oneri di gestione della linea determinarono un forte passivo e nemmeno il progetto di riammodernamento con motrici diesel potè risanare la situazione finanziaria.
Il 1 agosto 1958 fu sospeso il servizio e nel 1964 fu smantellato sia il percorso che le locomotive. Il 31 luglio 1993 là dove correvano le rotaie è stato allestito un percorso per mountain bike, nel tratto che va da Campiello ad Asiago.

E’ un itinerario molto facile, da fare in bicicletta sia muscolare che assistita. Il punto di partenza è proprio lo storico casello ferroviario di Campiello con il cartello esplicativo che segnala l’inizio del percorso del Trenino. Da lì facilmente si giunge all’abitato di Treschè Conca, Cesuna e Canove di Roana.