
A quanto pare furono i cucinieri dell’esercito imperiale di Leopoldo I d’Asburgo, e stiamo parlando dell’esercito del Sacro Romano Impero (si chiamava ancora così), a inventare nella difficoltà gli gnocchi con la fioretta o meglio definiti in lingua veneta “i gnochi ala fioreta”.

Il principe Eugenio di Savoia Soissons
Era un’inverno tra il 1705 e il 1707 e 10mila uomini comandati dal famosissimo principe Eugenio di Savoia-Soissons transitavano sugli altopiani tra il Pasubio e la Lessinia per scendere in pianura padana e giungere poi a Torino (capitale della Savoia alleata degli Asburgo) per liberarla dall’occupazione francese. Il Duca coi suoi uomini dovette fermarsi per il maltempo: le derrate di scorta stavano per esaurirsi. In loco trovarono tanto latte e moltissimo siero avanzato dalla lavorazione del formaggio e lo impastarono con farina e sale. Un po’ di burro e formaggio e i soldati venivano rifocillati …
La storia l’abbiamo appresa da Chiara Crocco che gestisce la Trattoria in contrada Menarini detta per l’appunto Ai Menarini: un locale antichissimo, probabilmente il primo a offrire ai viandanti di fine ottocento e poi agli alpinisti (dopo la Grande Guerra) questi gnocchi particolari. Una storia che si tramandano i locandieri dell’alta valle dell’Agno: a lei l’ha narrato Pier Michele Felici.
La ricetta è semplice ed è diventata una specialità De.Co. ovvero a Denominazione Comunale per il territorio di Recoaro. Abbiamo chiesto ad una giovane cuoca, Silvia Erminelli, che ha appreso questa antica lavorazione tramandata da generazioni dai malgari dell’alpe di Campogrosso che appresero la ricetta dei cucinieri del Duca e poi la passarono di famiglia in famiglia fino a giungere ai locandieri della valle …