
Giuditta II” (1909) di Gustav Klimt, detta anche la Salomé, proveniente dalla Galleria di Ca’ Pesaro a Venezia sarà una delle opere certamente più ammirate della mostra “Ritratto di donna. Il sogno degli anni Venti e lo sguardo di Ubaldo Oppi” che aprirà al pubblico il 6 dicembre.
Il dipinto raramente esce dalla sua sede espositiva veneziana per far parte di una mostra temporanea: l’ultima nel 2016 da Venezia a Mestre al centro Candiani. L’opera è giunta in città mercoledì 27 novembre accompagnata da una scorta armata.
Giuditta II è un’immagine di straordinaria intensità la cui sensualità fonde bellezza e inquietudine. Il dipinto rappresenta Giuditta, giovane vedova ebrea che, durante l’assedio della città di Betulia da parte degli assiri, entrò nel campo nemico e, dopo aver avvicinato il comandante Oloferne, sedotto dalla sua bellezza, lo decapitò nel sonno.
Klimt, con quest’opera, vuole celebrare la donna che salva il suo popolo, ma che al tempo stesso è allegoria della donna moderna che decide della propria vita.