
Tre venerdì (uno al mese) a partire dal 24 gennaio 2020 dedicati al tema delle serie tv oramai fruibili anche sulle piattaforme digitali. Relatore l’ex vicesindaco di Vicenza, il massmediologo e critico televisivo Jacopo Bulgarini D’Elci, che nella Sala dei Pegni del Palazzo del Monte di Pietà di Vicenza, partirà dal tema: “Attraverso lo specchio. Come le serie tv ci aiutano a leggere il mondo”. Bulgarini d’Elci è anche autore di una rubrica sulla materia per il settimanale The Week de Il Giornale di Vicenza. Stuzzicante il “palinsesto”, con appuntamento sempre alle 20.30 e a ingresso libero.
VENERDÌ’ 24 GENNAIO: ALLA RICERCA DEL SENSO PERDUTO!
Si comincia venerdì 24 gennaio con “Alla ricerca del senso perduto”, che permetterà di indagare la detective story come ricostruzione dell’ordine destabilizzato da un evento criminoso. Si incontreranno così, nelle loro molteplici declinazioni, investigatori di origini letterarie come Sherlock Holmes, Hercule Poirot e il commissario Maigret accanto a serie come Mindhunter, Twin Peaks, True Detective, CSI e NCIS, per scoprire come la serialità moderna abbia messo in crisi il meccanismo rassicurante e confortevole degli show tradizionali.
VENERDÌ’ 21 FEBBRAIO: E’ LA FINE DEL MONDO!
Una serata “apocalittica” in compagnia degli zombi, invece, quella di venerdì 21 febbraio. L’appuntamento, dall’inequivocabile titolo “È la fine del mondo!”, si concentrerà sulla figura del “mostro” che domina l’immaginario contemporaneo, tra cinema, fumetto, tv e videogame. Dagli horror di George A. Romero a The Walking Dead, con Bulgarini d’Elci si rifletterà sul perché i morti viventi siano diventati così popolari e sul motivo del fascino, inquietante e irresistibile, da sempre esercitato sull’uomo dall’idea della fine del mondo.
VENERDÌ’ 13 MARZO: LA POLITICA E’ UNA COSA SERIA(LE)
Venerdì 13 marzo, infine, “La politica è una cosa seria(le)”. La terza e ultima conferenza del ciclo sarà dedicata a come la televisione racconta il potere, i suoi protagonisti e i suoi meccanismi, spaziando attraverso i generi (dal realismo alla parodia fino alla satira) e rifacendosi a serie come The West Wing – Tutti gli uomini del presidente o House of Cards, per arrivare al vero e proprio fenomeno mondiale Game of Thrones: una serie fantasy, campione d’incassi, che a prima vista nessuno definirebbe “politica” ma in realtà lo è a tutti gli effetti.
“Come prodotto di cultura pop più diffuso – commenta Jacopo Bulgarini d’Elci – la serialità televisiva è la forma più forte di linguaggio globale del nostro tempo, del quale ci aiuta a leggere e interpretare dinamiche e trasformazioni. In queste serate, intrecciando frammenti di serie televisive con informazioni sull’origine di storie, personaggi, archetipi, idee e modelli narrativi, cerchiamo di indagare cosa la serialità tv può dirci sulle nostre paure, su come vediamo il mondo e sul futuro che riusciamo a immaginare”.
Per informazioni: www.fondazionemontedipietadivicenza.it