
A Padova dal 10 ottobre 2020 arriva una mostra dal titolo “Van Gogh – I colori della vita” curata da Marco Goldin e organizzata da Linea d’ombra e promossa dal Comune di Padova nel rinnovato centro San Gaetano: 80 opere di Van Gogh e 40 di altri autori del suo tempo e non solo.
Il progetto dedicato a Van Gogh e il suo tempo si compone di una grande mostra e di un nutrito programma di eventi collaterali che ulteriormente si arricchirà nei prossimi mesi. Tutto ciò – unitamente agli apparati documentaristici che arricchiranno le sale della mostra a Padova con tre brevi docu-film da un quarto d’ora l’uno – costituirà il più grande progetto mai dedicato a Van Gogh in Italia.
Secondo il senso di un largo approfondimento di carattere storico assimilabile a un vero e proprio romanzo, dove ai capolavori in esposizione si affiancano il racconto della vita, la scoperta di colori nuovissimi e la relazione con alcuni artisti che per Van Gogh hanno contato.
E naturalmente gli incroci del destino, il senso ineluttabile di vita che scorre.

La mostra non ha nulla di generico e non è solo una sfilata di quadri che pur in molti casi sono capolavori notissimi. È invece un sorprendente percorso volto a far conoscere alcune trame della vita e dell’opera di Van Gogh non così affrontate finora, proprio per la volontà del curatore di ricostruire l’intero percorso, includendo anche quanto di solito non viene compreso.
La mostra Van Gogh. I colori della vita, aperta dal 10 ottobre 2020 all’11 aprile 2021 nel rinnovato Centro San Gaetano di Padova nel cuore della città, è stata ideata, ed è curata, da Marco Goldin.
Promossa da Linea d’ombra (www.lineadombra.it) e dal Comune di Padova, con la decisiva collaborazione del Kröller-Müller Museum, è prodotta da Linea d’ombra, con il Gruppo Baccini in qualità di main sponsor.
L’esposizione, divisa in cinque sezioni e sette approfondimenti all’interno delle sezioni stesse, si compone di 125 opere in totale, di cui oltre 80 del solo Van Gogh tra dipinti e disegni equamente divisi.
Oltre a una quarantina di altre opere degli autori che hanno intrecciato il suo cammino, a volte indirettamente come Delacroix, Courbet, Millet o i giapponesi da Hiroshige a Kunisada, a volte direttamente come Seurat, Pissarro, Signac, Guillaumin, Bernard. Prima dell’incontro fatale con Paul Gauguin, rappresentato in mostra da alcuni capolavori.
