Il 27 ottobre scorso sono passati 30 anni dalla morte di Ugo Tognazzi, attore indimenticato nato a Cremona il 23 marzo del 1922 e morto nel 1990 a Roma. E’ considerato uno dei mattatori della commedia all’italiana assieme ad Alberto Sordi, Vittorio Gassman e Nino Manfredi. Gli studiosi di cinema a questi tre attori accostano anche Marcello Mastroianni.
Oggi di Tognazzi in molti conoscono l’interpretazione del conte Mascetti in “Amici Miei”. E fu lui ad interpretare “Il commissario Pepe” girato tra Vicenza e Bassano del Grappa (1969). Nella foto lo vediamo con il libraio e attore vicentino, l’istrionico e indimenticato Virgilio Scapin.
Ce lo ricorda la Rete delle Biblioteche vicentine nei suoi socialnetwork. Tognazzi ha girato oltre 150 film, ed è stato uno degli attori pionieri nella Rai: resta nella memoria il celebre programma “Un, due e tre” in coppia con Raimondo Vianello, compagno di tante rappresentazioni a teatro. Antonio Di Lorenzo sulla pagina Facebook “Biblioteche Vicentine ci ricorda che “quella trasmissione fu censurata nel 1959 per uno sketch in cui una battuta umoristica fu ritenuta offensiva verso l’allora Capo dello Stato, Giovanni Gronchi. Una cosa che oggi fa ridere: i due avevano simulato una caduta da una sedia, fatto che era avvenuto realmente a Gronchi durante un ricevimento a Parigi con il Presidente De Gaulle”. Davvero incredibile se pensiamo ai livelli a cui è arrivata la satira televisiva oggi.
Ma veniamo a Vicenza: Ugo Tognazzi è ricordato per il ruolo da protagonista ne “Il commissario Pepe”, film tratto da un romanzo di Ugo Facco De Lagarda del 1964 (il soggetto per il film fu poi scritto con Ruggero Maccari e Ettore Scola).
Il film, diretto da Ettore Scola, fu girato in gran parte a Vicenza e a Bassano.
E per venire alla nostra foto qui a lato scovata in Biblioteca Bertoliana, Tognazzi è assieme a VirgilioScapin, che nel film interpreta il conte Lancillotto, che aveva un vizio: frequentava le prostitute e “preferiva” le minorenni. Oggi sarebbe reato di pedofilia!
Qui uno spezzone del film girato su Ponte San Michele e accompagnato dalle belle musiche di ArmandoTrovajoli. Un saluto idilliaco sul ponte seguito da una retata dai toni pesanti!
Sempre Di Lorenzo ci ricorda che Tognazzi, appassionatissimo di cucina, durante le riprese del film si divertiva ad andare personalmente a cucinare, alla sera, alla trattoria Lovise a Costabissara.
Una passione che divideva con Giuseppe “Bepi” Maffioli (le maestranze cinematografiche romane lo chiamavano Beppo) che nel film interpreta il disabile Nicola Parigi. Il padovano Maffioli (poi naturalizzato trevigiano) era gastronomo, giornalista e scrittore, autore di libri di cucina e attore non professionista, ma un bravo attore, come si evince dalla scena girata a Bassano del Grappa …
Per gli appassionati di auto il conte Lancillotto utilizzava una Lamborghini Miura P400. Qui un breve filmato trovato su youtube, tra l’altro doppiato in una lingua slava.
IL RITORNO DI TOGNAZZI A VICENZA COME “DIRIGENTE SPORTIVO”
Tognazzi tornò a Vicenza nel 1987, con il regista PupiAvati, per girare il film “Ultimominuto“, un film ispirato al calcio dilettantistico che fece trasparire le gioie e i dolori della vita dei dirigenti sportivi dietro le quinte. Uno spaccato del calcio dilettantistico e professionistico. La trama fu scritta dai fratelli Avati assieme a due giornalisti sportivi ItaloCucci e MichelePlastino. Proprio Cucci rivelò successivamente che la figura di Walter Ferroni, il protagonista interpretato da Ugo Tognazzi, era ispirata alla vita di Italo Allodi e del primo Luciano Moggi.
Il film fu girato anche allo Stadio “Romeo Menti”: nel film c’è da ricordare il “cameo” del radiocronista di “Tutto il calcio minuto per minuto” EnricoAmeri, inquadrato nella cabina di Radio Rai impegnato nella diretta della partita allo stadio di Vicenza. Al film parteciparono anche altri giornalisti tra cui AldoBiscardi, EnricoMentana e FerruccioGard.
In quest’ultimo film il presidente della società sportiva calcistica era l’industriale DiCarlo: per dire che un Di Carlo, anche se solo nella finzione filmica, aveva già frequentato lo stadio Menti prima del nostro calciatore ed allenatore amatissimo, Domenico Di Carlo detto Mimmo.