
Solo un approccio puramente quantitativo, economico o ingegneristico ci aiuterà a prevedere cosa accadrà nei prossimi trimestri, dopo l’emergenza sanitaria che si è abbattuta sul mondo? No. Non solo.
Anche le discipline umanistiche sono un vantaggio competitivo per la ripresa da COVID-19, a partire dallo stoicismo, scuola filosofica fondata nel 300 a.C. da Zenone di Cizio, ricco mercante vittima di un naufragio sulla via per Atene che gli fece perdere tutto. La sua filosofia nacque, quindi, da un evento traumatico che coinvolse un business fiorente, un evento “totalizzante” nei suoi effetti e potenzialmente senza speranza. Elementi che ben conosciamo oggi.
Serve lo stoicismo per comprendere 3 principi filosofici per imprenditori, manager, leader alle prese con la crisi del coronavirus, 3 principi selezionati dalla società di consulenza che mixa Big Data & Humanities per il marketing crosscanale, XChannel.
1. FOCALIZZATI SU QUELLO CHE PUOI CONTROLLARE
Un evento naturale, un accadimento collettivo, lo scatenarsi di una pandemia che si abbatte sulla normalità della tua vita e il successo del tuo business o della tua marca: queste cose non sono in tuo potere completamente. Nelle parole di Epitteto:
“Tu non devi cercare che le cose vadano a modo tuo, ma volere che esse vadano proprio così come stanno andando; allora tutto andrà bene”.
Il giudizio retto che ti formi analizzando razionalmente le cose, le azioni conseguenti che prendi: tutte queste sono cose modificabili, gestibili, in tuo potere. Non è saggio investire invece tempo e risorse nel lamentarsi della tragicità dell’imponderabile, disperdendo energie in maniera inutile e del tutto improduttiva.
2. TRASFORMA GLI OSTACOLI IN OPPORTUNITÀ
Possiamo controllare il nostro comportamento, ma non le conseguenze di come ci comportiamo, quindi ancora meno le conseguenze delle azioni degli altri e meno ancora le cose che accadono in natura, sottoposte a forze del tutto fuori dalla nostra portata.
“Se sei disturbato da una cosa fuori di te, non è la cosa in sé che ti disturba, ma il tuo stesso giudizio a proposito di questa cosa. Ed è in tuo potere di spazzare via questo giudizio, qui e ora”. Marco Aurelio
Di qui la logica conclusione che le cose più importanti siano sempre alla nostra portata e sotto controllo: questo spinge a trasformare gli ostacoli in opportunità, perché è del tutto nelle nostre possibilità trasformare attraverso la nostra opinione fondata qualunque tragedia nella migliore cosa possibile per noi.
3. PASSA ALL’AZIONE: LO STOICO È UN COMBATTENTE DELLA MENTE
Ma ha senso agire se quasi tutto quello che succede è fuori dalla nostra portata? Non sarebbe meglio rimanere del tutto inattivi, perché tanto “tutto andrà bene”? Non proprio. Non secondo i principi stoici almeno:
“La fortuna aiuta gli audaci, il pigro si ostacola da solo”. Seneca
Quello che accade nel mondo non è disegnato per accadere indipendentemente da quello che facciamo, ma è anzi concepito per accadere assieme a quello che facciamo, cioè con le nostre azioni.
Le conseguenze delle nostre azioni non saranno del tutto nelle nostre mani, è vero, ma non passare all’azione significa condannarsi a non far succedere nulla.
Tutto così attuale che viene da chiedersi se non occorrerebbe anche in Italia pensare, come hanno fatto alcune società della Silicon Valley, a reclutare laureati in filosofia come manager o per consulenze esterne. Cioè pensare a uscire da questa crisi con dei “practical philosophers”.