
Fino al 27 maggio Vicenza sarà teatro della 14^ edizione del Festival Biblico promosso dalla diocesi di Vicenza e dalla Società San Paolo, dove il Il tema sarà “L’attesa dice il futuro”.
Un mese di appuntamenti, tra cui conferenze, incontri, riflessioni, letture, visite guidate, ma anche concerti, mostre, spettacoli e performance artistiche. Un’edizione diffusa, iniziata Rovigo e che coinvolgerà anche le province di Verona, Padova e Vittorio Veneto, per “interrogare e interrogarsi, attraverso diversi linguaggi e da diverse prospettive, su quello che la Bibbia ha, oggi, da dire sul futuro. Si confronteranno teologi, biblisti, pastori e alcune delle personalità più autorevoli del mondo religioso, non solo cattolico, con sociologi, economisti, scienziati, giornalisti e artisti. A partire dalla serata inaugurale di giovedì 3 maggio, a Vicenza, che ha visto sullo stesso palco, la giornalista Concita De Gregorio e padre Luciano Manicardi, priore della Comunità di Bose. Chiuderà, invece, il festival, domenica 27, Giacomo Poretti con il suo “Al Paradiso è meglio credere”. Tra queste due date, un calendario di oltre 200 incontri. A Padova, il card. Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, sarà sul palco insieme con l’economista Paolo Gubitta e il sociologo Silvio Scanagatta, sabato 12, per l’incontro su “Scrutatori di nuovi e antichi orizzonti. Al passo col futuro, tra nichilismo e bisogno di speranza”. Il festival è anche teatro con il progetto “Agire la Parola”, rivolto a ragazzi tra i 18 e i 35 anni: giovani attori, nei giorni del festival, a Padova e a Vicenza, daranno vita a performance dal vivo sul tema del futuro. Si svolgeranno nelle piazze, nei supermercati, all’uscita delle scuola e negli uffici postali.